RC auto, vessazione per i meridionali. Ma…

RC auto, vessazione per i meridionali. Ma…
una sentenza di Strasburgo impone polizze uguali per tutti

di Angelo Forgione

Discriminazione assicurativa, altro che chiacchiere! La RC auto a Napoli può costare anche il 150% in più rispetto a Milano. La spiegazione ufficiale per quest’aberrante differenza di trattamento è in realtà una falsità facilmente smontabile: a Napoli avvengono più incidenti. L’ISTAT smentisce coi dati ufficiali che raccontano chiaramente come il tasso di incidentalità del capoluogo campano non sia  assolutamente superiore alle città del nord e che il tasso di mortalità in Campania sia tra i più bassi in assoluto.
La polemica divampa per un fenomeno che ha raggiunto e superato il limite di sopportazione degli utenti meridionali. L’Antitrust sta indagando su presunti cartelli per non moderare i prezzi e le prime multe sono già arrivate ad Ina-Assitalia per le disdette unilaterali delle polizze comunicate a clienti campani, pugliesi e calabresi. L’assessore allo sviluppo e alla tutela dei consumatori del Comune di Napoli Marco Esposito ha costituito un Comitato denominato “RCA Napoli Virtuosa” col quale si intende mettere in campo degli strumenti per colpire gli autori delle truffe assicurative e avvantaggiare i cittadini virtuosi. Le associazioni di categoria protestano e Federconsumatori ha indetto per il 24 Settembre una manifestazione di protesta a Napoli per supportare il comitato MO BAST!. Il network meridionalista CogitoErgoSud, invece, ha lanciato una petizione online per poi interrogare gli organi istituzionali sulla questione.
La discriminazione è dunque chiara e inaccettabile, anche perché la legge 990 del 24 dicembre 1969, con la quale si è introdotta l’obbligatorietà di stipula assicurativa per i veicoli a motore, non contempla alcuna diversità di tariffe in base alla residenza degli assicurati.
A spaccare il granitico fronte delle compagnie assicurative potrebbe però essere una sentenza della Corte di Giustizia di Strasburgo dello scorso Giugno, nell’ambito di una decisione su un ricorso presentato da un’associazione belga di consumatori: il premio dell’assicurazione non può cambiare in base al sesso, all’età e al luogo di residenza; in caso contrario, si tratta di “discriminazione”. Così l’Alta Corte ha di fatto annullato la differenziazione delle tariffe su base territoriale e AssoConsumatoriItalia ha spiegato che grazie a questa sentenza dovranno essere invalidate tutte le leggi di recepimento nazionali (in Italia è il D.lgs. 196/2007) a partire dal 21 dicembre 2012. A meno di nuovi decreti.
Staremo a vedere.

3 pensieri su “RC auto, vessazione per i meridionali. Ma…

  1. Finalmente un argomento per cui vale la pena non solo discuterne e arrabbiarsi ma di fare veramente qualcosa, qualsiasi cosa, attendiamo l’esito delle sentenze e intanto si pagano cifre folli, inaccettabili. Allora io dico: L’assicurazione è abbligatoria per legge pertanto è una legge della Repubblica che obbliga tutti i cittadini ad essere assicurati altrimenti scattano le sanzioni allora io dico che è la stessa Repubblica in ottemperanza ai dettami Costituzionali che deve incaricare il governo di porre fine a questa ingiustizia, se lo Stato ti obbliga a pagare una polizza deve metterti in condizione di poterlo fare e questo in Italia meridionale non accade allora bisogna essere altrettanto cattivi verso questo Stato, obblighiamo la Regione Campania nella persona del suo Governatore a varare una legge deroga che abbroghi nell’ambito del territorio della Regione Campania l’obbligatorità della RCA e quando ci diranno che non è legale allora ci dovranno spiegare se è legale quello che sta accadendo ora. In Campania se hai un sinistro ti negano la polizza RCA, ma è inaudito, tutti possiamo avere una distrazione alla guida e come potremo dopo circolare se non ci assicurano più? se è obbligatorio come potremo rispettare la legge se la stessa legge non vuole farsi rispettare? Se in Campania ci sono piu furbi che in altre regioni (cosa sempre da dimostrare) è onere delle compagnie assicuratrici che sono “private”, a scoprire i truffatori e tutelare gli onesti non dello stato. Il vero problema è che sono proprio loro i truffatori peggiori con i loro periti corrotti e delinquenti che si vendono per quattro soldi, i carrozzieri disonesti, gli avvocati azzeccagarbugli, etc…. etc….. e questo, vi assicuro succede in ogni posto del paese.

    Luigi R.

  2. Era ora, finalmente !!!
    Dalle statistiche ufficiali risulta che Napoli non è prima tra i furti di auto (è dietro Milano e Roma), non è prima tra gli incidenti mortali di gran lunga costosi (la Campania è dietro a molte altre regioni).
    Il parco auto a Napoli, economicamente, è molto basso; un piccolo tamponamento tra due auto di lusso al nord costa alle assicurazioni quanto cento tamponamenti a Napoli.
    Si dice che che la colpa è dei tanti truffatori, mi domando: come mai le assicurazioni inviano le disdette a chi non ha mai fatto incidenti e continuano a rinnovare le polizze ai delinquenti? C’è convivenza?
    Tutto ciò con il silenzio che lascia adito a molti sospetti dei rappresentanti della Campania che siedono alla Camera dei deputati e del senato.
    Bei rappresanti !!!

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