Stereotipi su Napoli e Sud in Olanda

Un paio di esempi di luoghi comuni che colpiscono Napoli e i meridionali giungono dall’Olanda.
Il primo lo suggerisce Giuseppe C. con una foto da lui stesso scattata ritraente una vetrina di un negozio di oggettistica di Amsterdam in cui è esposto un cartonato su cui è ben visibile la splendida Galleria “Umberto I” di Napoli. Ma non è una lusinga alle nostre bellezze bensì la pubblicità di un portafoglio di sicurezza che consente di proteggere le carte di credito, ma anche le banconote, in un involucro rigido dotato di una leva che ne consente l’espulsione dal basso. Un sistema per evitare che, nei luoghi affollati, i professionisti del borseggio riescano ad impadronirsene infilando le mani nelle tasche con maestria e scaltrezza. Solo che, oltre ad essere perfettamente inutile (i borseggiatori sfilano l’intero oggetto e non il contenuto), questo prodotto di un’azienda olandese è anche corredato da una immagine pubblicitaria che comunica in maniera pregiudizievole una descrizione poco lusinghiera di Napoli. Il pay-off “protect your cards” su di essa non lascia spazio ad equivoci.
Il secondo stereotipo viene fuori da un servizio trasmesso da “Ballarò” (anche questo segnalato copiosamente) circa l’aumento dell’IVA in Olanda, paese che ammortizza serenamente la tassazione con una sempre costante crescita della propria economia, come invece non è capace di fare l’Italia. Un commerciante dichiara il suo altissimo reddito e si vanta di raggiungerlo con il lavoro incessante, quello che non appartiene indovinante un po’ a chi?! Anche in questa, come in tante altre circostanze, la televisione italiana ha ritenuto di poter lasciare una simile frase nel montaggio, fomentando indirettamente il pregiudizio. E ci risiamo.
Inutile dire che Amsterdam non è certo il paradiso della sicurezza per i turisti e che li non esiste una questione meridionale. Ma i luoghi comuni, evidentemente, si.

3 pensieri su “Stereotipi su Napoli e Sud in Olanda

  1. Ricordo che sulla Copertina dell’AMWB (l’ACI Olandese), un anno fa figurava un’altra cosa del genere come quella della foto.
    Il problema -Si. Perchè un grosso e disonorevole problema è per noi- è che nell’immaginario popolare olandese gli italiani tutti possono rubarti il portafoglio.
    Comunque i tedeschi superano di gran lunga gli olandesi.
    Comunque ancora gli olandesi, nel totale contesto delle langhe sott’acqua, sono brava gente.
    I tedeschi sono non proprtio amati da nessuno in Europa. Forse non si amano neanche da loro stessi.
    A prescindere.

  2. Mia zia con la sua famiglia è tornata da poco da Madrid… erano in metro, lei ed una sua amica sono state entrambe borseggiate in modo “inpeccabile”. Mia zia aveva un portafogli nella borsa, di quelli lunghi e grossi e la borsa era chiusa con la cerniera e la pattina con la clip. Tanto che hanno fatto che si son presi il portafogli! Mentre per l’amica il portafogli l’ha trovato per terra appena usita dalla metro, bel colpo di fortuna anche se non c’erano i soldi… ma per i documenti che sono magari più importanti.
    Mia zia ha passato quasi tutta la giornata al commissariato e ne è uscita solo la sera verso le 18. E mi ha raccontato che lì c’era una marea di persone che chiedevano assistenza alla polizia per il furto dei loro portafogli.
    Parlano di Napoli e poi vai fuori e ti fanno pulito pulito. Non che qui non accada, però per quello che fanno qua e per quello che fanno all’estero… Quelli all’estero si dovrebbero lavare la bocca con l’acido prima di sputare sentenze su Napoli, i Napoletani e i meridionali in generale. Discorso valido anche per le civilissime genti del nostro nord.

  3. Difficile sdradicare certi luoghi comuni creati in passato “colpevolmente dalla povertà”.
    Si sfilavano portafogli per trovare qualcosa per portare ‘nu piezz’e pane a tavola. Ora si ruba anche per ‘nu piezz’e carne e ‘na fett’e torta.
    Purtroppo è stata creata falsatamente, all’estero, una immagine del popolo italiano, e in Italia una falsa immagine dei napoletani.
    Ho conosciuto moltissimi napoletani; a parte qualche “pusteggiatore” (venditore di fumo) la maggior parte onesti lavoratori e fantasiosi imprenditori.
    La colpa del sussistere, in modo globale, questa diffidenza verso noi italiani e quest’ultimi verso i napoletani è solo e soltanto della politica del campanilismo.
    Diceva Umberto Bossi; da Roma in giù tutti mafiosi.
    Leggendo ciò che diceva un italiano contro la propria Patria, cosa hanno da pensare gli stranieri?!
    A prescindere.

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