Angelo Forgione – È partito il 30 agosto da Venezia “Expo-Express“, il treno-mostra realizzato da Ferrovie dello Stato Italiane, Expo 2015 S.p.A. e Mondadori, che porterà i temi dell’Esposizione Universale di Milano in giro per l’Italia, o quasi. Il convoglio toccherà, fino al prossimo 12 dicembre, 12 città: Venezia, Verona, Padova, Milano, Genova, Trieste, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Pisa, di nuovo Milano e infine Napoli.
Un progetto interessante, se non fosse che il Meridione sarà solo sfiorato e il treno-mostra non scorrazzerà a sud di Napoli, lasciando l’antica “Magna Grecia” a digiuno di tutto ciò che ruota attorno all’Esposizione meneghina. Fatta salva la città del Vesuvio (che proprio non si può escludere in itinerari del genere) e comprese le difficoltà per approdare in Sardegna, restano escluse città importanti come Bari, Taranto, Palermo, Catania e Messina, per non parlare di Reggio Calabria, cui sono stati chiesti i Bronzi. Eppure in queste città esistono stazioni delle Ferrovie dello Stato (Italiane).
Avevo già sentito questa notizia, in televisione, e mi ero accorto da subito di quanto fosse spostato a Nord il centro di massa delle città visitate dal treno dell’EXPO.
Come te mi son posto due domande in quel momento:
1) Con quale faccia continueranno a pretendere i bronzi di Riace all’Expo? Mi sembra già chiarissimo dal percorso del treno quali saranno le regioni che dall’Expo guadagneranno e quali quelle che pagheranno e basta.
2) Ma se il treno fosse passato solo per città meridionali, magari ad eccezione di qualche città del centro come Roma o Perugia, e al nord avesse lambito solamente Milano, il giornalista avrebbe annunciato la notizia con tanta naturalezza o avrebbe gridato allo “scandalo”, esattamente come è uno “scandalo” che la Calabria voglia tenersi i Bronzi?
Complimenti Angelo, continua così, e lascia perdere le critiche di coloro ai quali dai fastidio. Al momento il tuo continua ad essere l’unico blog del web che seguo assiduamente.
Saluti,
Roberto