Il CIPE dimentica la questione meridionale

Il CIPE dimentica la questione meridionale

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di Angelo Forgione

Dopo la questione dei Fondi F.A.S. indirizzati al nord del paese, ancora una volta il Governo dimostra disinteresse per il Mezzogiorno e mette in atto delle misure di sviluppo che non contemplano il Mezzogiorno. Lo scorso 22 Luglio si è riunito il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, più comunemente noto come C.I.P.E., che ha deliberato l’erogazione di ben 2,1 miliardi di euro per un elenco di nuove opere infrastrutturali di esclusivo interesse del centro-nord, fatta eccezione per lo schema di convenzione da porre a base di gara relativa all’autostrada Ragusa–Catania.
In programma la tratta T3 San Giovanni–Colosseo della Linea C della Metropolitana di Roma, il raccordo autostradale Campogalliano–Sassuolo e il progetto definitivo del 1° lotto funzionale “San Gerolamo–Tronco Bergamo”.

Restano dunque al palo i fondi per le infrastrutture del Mezzogiorno di rilevanza nazionale come ad esempio il completamento della Salerno-Reggio Calabria con gli svincoli di Eboli, Sala Consilina Sud e Padula-Buonabitacolo. Lo denunciano molti esponenti della sinistra, parlamentari e senatori a seguito la riunione del Cipe, il cui esisto è verificabile online all’indirizzo www.cipecomitato.it.

Identica denuncia arriva dal Parlamento delle Due Sicilie, l’organo civico-culturale nato lo scorso  Gennaio per sollecitare e stimolare il dibattito sui temi troppo spesso dimenticati della questione meridionale. Sul sito www.parlamentoduesicilie.org si legge: “Continua, evidentemente, una politica nazionale che dimentica in maniera sistematica il Sud come se la questione meridionale fosse stata già risolta. E, intanto, Matera continua a non avere una stazione ferroviaria…”

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