Angelo Forgione – Già imbrattati i basamenti dei monumenti equestri di piazza del Plebiscito a Napoli, appena ripuliti. La notizia non stupisce affatto, anzi, l’avevo facilmente preconizzata in tempi non sospetti, ed è inutile montar di rabbia. Era inevitabile, e pare che solo la Sovrintendenza avesse fiducia nei ragazzini che frequentano lo slargo, ai quali ha continuato a lasciare campo libero ignorando la richiesta di recinzioni più alte e più idonee, come quella per Dante e Paolo Emilio Imbriani, che da tre anni propongo nella speranza di essere ascoltato. La recinzione è stata invocata anche dagli stessi tecnici della ditta “TecniKos restauro”, mentre operavano alla pulitura, e poi dal sindaco De Magistris, che ha ricevuto un secco no dal sovrintendente Cozzolino.
La prima ad essere griffata dalle inutili firme è la statua di Ferdinando di Borbone. Ora, per contratto, il restauro dovrà essere “ritoccato”. Secondo il progetto, i basamenti dovrebbero essere stati dotati di un protettivo a base di polimeri paraffinici per agevolare la ripulitura. Ma il monitoraggio durerà sei mesi, dopodicché, se non si interverrà con un recinto dissuasore, le scritte dilagheranno.
Intanto, però, non chiamiamolo restauro. Quello appena terminato è stato un intervento di emergenza e di facciata che ha interessato i solo basamenti. I quali presentano sottotraccia tutte le scritte appena nascoste e, in controluce, tutti i segni dell’intervento chimico. Basta avvicinarsi per rendersene conto. La bassa recinzione storica continua a versare in condizioni precarie, con evidenti saldature dei marmi, frammenti mancanti e parti dello scheletro ferroso pericolosamente a vista. Le sculture continuano a mostrare i segni delle piogge acide e qualche adesivo è ancora in bella mostra. I leggii restano ancora malinconicamente spogli, perché nessuno sappia la storia della Città. E poi ci lamentiamo se i ragazzini scrivono sui monumenti senza capire il danno che fanno.
si direbbe che lo fanno apposta, che vadano a scrivere su quello equestre savoiardo
Che poi i delinquenti nemmeno ce l’hanno un pennarello in tasca…
bisogna istallare delle telecamere e avere tolleranza zero anche con i minori altrimenti resteremo sempre la città di pulcinella….