Angelo Forgione – Avanza spedito il cantiere del restauro della Cassa Armonica di Napoli, in Villa Comunale, dove un tempo si esibiva la celebre Banda della Città di Napoli per sviluppare la sensibilità musicale in ogni ceto. Rispristinata la pensilina perimetrale smontata in occasione delle World Series di America’s Cup 2012 per consentire l’installazione della gabbia di supporto per le luci da puntare sulla struttura di Errico Alvino, scelta all’epoca come podio di premiazione.
Come da progetto di restauro, però, sono spariti i vetri colorati giallo-verdi per far posto a vetri neutri (antisfondamento). La polemica è già divampata, e il Comune di Napoli ha precisato che “il progetto di restauro è stato approvato dalla soprintendenza: i vetri trasparenti non sono stati scelti per ragioni economiche ma perché sono in linea con quanto dice il progetto originario. I vetri bicromi erano una soluzione recente, e per renderli solidi si era dovuta appesantire molto la struttura, poi rimossa perché pericolante”. Non è possibile capire se Alvino volesse i vetri colorati o neutri, ma la pensilina pare proprio essere stata sempre colorata, e lo conferma la stessa relazione di progetto del Comune, in cui si legge: “La Cassa fu edificata al centro del vialone principale della villa Comunale. È costituita da una pedana circolare con montanti di ghisa e con la cupola in vetri bicromi, delle slanciate colonnine di ghisa e un traliccio metallico costituiscono la leggera ed elegante struttura. Per il “chiosco della musica” l’architetto sfruttò abilmente le risorse della a tecnologia, riuscendo a realizzare una struttura poligonale particolarmente agile caratterizzata da un prezioso gioco di vetri trasparenti e colorati che qualificano lo spazio senza appesantirlo”.
Del resto, la Cassa Armonica fu realizzata nel 1877 e le ingiallite immagini in bianco e nero di inizio Novecento mostrano già spicchi di colori diversi, chiari alternati a scuri (presumibilmente blu). E lo stesso dimostra una più antica illustrazione proposta in prima pagina dalla pubblicazione L’Illustrazione Italiana del 28 luglio 1878, in cui si presenta “il nuovo chiosco Cassa-Armonica” appena realizzato. Un restauro del 1989 sostituì i vetri originali con altri verdi e gialli. Ora, il nuovo restauro cancella definitivamente ogni cromia, nonostante una nota del Comune annunciasse a luglio le restituzione della Cassa “nel suo originario splendore”.
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