“Città della Scienza”, vicenda intricata

Angelo Forgione – Domenica mattina, alle ore 11:00, i napoletani si mobiliteranno per chiedere l’immediata ricostruzione di “Città della Scienza”. È comunque giusto, oltre l’emozione del giorno dopo, informare chi ancora non lo sapesse che le vicende attorno al plesso scientifico sono da anni molto intricate. Al momento si dice che il fuoco sia stato appiccato da persone venute dal mare ma il movente è ancora oscuro e ci vorrà tempo per capirne qualcosa in più. Certo è che “Città della Scienza” era tecnicamente un abuso edilizio perché non poteva essere ubicata sulla costa di Coroglio. Il PRG di Napoli, relativamente all’area di Bagnoli, prevede infatti il ripristino completo della linea costiera, con 190 ettari di spazio pubblico tra parco e spiaggia. Fu l’ex-sindaco Antonio Bassolino a concedere in deroga al PRG la costruzione sul mare, con conseguenti finanziamenti della Regione (mentre il patrimonio monumentale della Campania cadeva a pezzi).
L’assessore all’urbanistica del Comune di Napoli Luigi De Falco, sulla scia dei continui flop della vendita dei suoli, aveva affermato sulle pagine de Il Mattino del 17 Aprile 2012 che “il piano urbanistico attuativo di Bagnoli-Coroglio è da rivedere. C`è da riflettere se ci serve davvero il porto e soprattutto se Città della Scienza, un abuso edilizio, possa ancora restare li dove è o essere delocalizzata dove prevede il PRG”.
L’architetto e urbanista Massimo di Dato, che segue da anni con l’Assise di Bagnoli le vicende di Città della Scienza, ha confermato su la Libera Informazione Flegrea che le costruzioni collocate dal lato mare sono in conflitto con il recupero integrale del litorale a spiaggia pubblica.

9 pensieri su ““Città della Scienza”, vicenda intricata

  1. Contribbuire! Ancora molte cose da chiarire. Prima chi e responsabbile del danno. Poi a chi l’incarico? Imprese toscopadane? La camorra vi e dietro? Troppe domande e poche risposte. Antonio

    • Caro Nicolas,
      Hai, per caso, versato i 2 euro per l’alluvione di Genova e/o per la ricostruzione dell’Emilia?
      Se si, per quegli eventi ti sei posto gli stessi quesiti prima di contribuire?
      Sono anche d’accordo con quanto ti preoccupa ma,credo, che per noi napolitani sia il momento di intervenire con immediatezza a supporto della ricostruzione del Sito.
      Saluti
      Walter

    • Ma cosa c’entra???????
      Piuttosto, l’attuale presidente, che è anche napoletano, dovrebbe subito e lautamente mettere mano alla sua tasca.
      Fino al momento non ho udito nessun suo commento!

  2. la Citta’ della Scienza non era prevista dal progetto, non e’ prevista dal piano regolatore del Comune di Napoli, era praticamente un “abusivo” che doveva togliersi da quel posto…

  3. Pingback: Nuova “Città della Scienza”, spazio alla spiaggia | il blog di Angelo Forgione

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