arbitri e ispettori federali non sentono i cori razzisti indirizzati ai napoletani
Siamo al pastrocchio totale. Un’ammenda di 15mila euro è stata comminata dal giudice sportivo Tosel alla Juventus per cori offensivi nei confronti dell’allenatore della Roma Zdenek Zeman nel corso del match disputato sabato allo Juventus Stadium. Nel comunicato ufficiale si legge che la Juve è stata multata “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, rivolto continuativamente all’allenatore della squadra avversaria grida e cori insultanti e costituenti espressione di discriminazione etnica”.
Dunque, gli ispettori federali o uno dei sei arbitri ha ascoltato i cori volgari, non discriminatori, all’indirizzo di Zeman. Cosa che non accade mai, e dico MAI, quando i cori razzisti, non solo volgari. vengono indirizzati ai Napoletani. Come a Genova, ad esempio, quando i napoletani sono stati etichettati al solito come colerosi; o come proprio a Torino la settima scorsa quando i tifosi bianconeri, durante Juventus-Chievo, al minuto 13 e 30″ hanno intonato un coro di pulizia etnica inneggiante al Vesuvio.
“Zeman tu sei un figlio di…” e “Noi vogliamo morto il boemo”, per quanto volgari, non sono cori razzisti. La multa arriva per il “Seiuno zingaro”. Insomma, gli juventini, e non solo loro, non possono urlare “zingaro” a Zeman ma “coleroso” ad un napoletano si. Poi piovono bottigliette dagli spalti del “Ferraris” sulla testa di Hamsik in diretta tv e viene in mente la confezione di yogurt che costò la squalifica del “San Paolo”.
Ribadisco che il problema non è Tosel ma gli ispettori federali e la sestina arbitrale. Sono loro che non riportano al giudice sportivo il quale si limita ad applicare sanzioni in base ai referti. Se nei referti non c’è scritto un fatto, quel fatto non può essere punito. E la conferma sta nel fatto che solo una volta c’è stata sanzione per cori razzisti contro i napoletani. La cosa stupì tutti a Napoli perchè gli azzurri non erano neanche in campo; si trattava di Inter-Genoa di Coppa Italia del Gennaio scorso. E sapete perchè Tosel ebbe la notifica a referto? Perchè l’arbitro era Russo… di Nola. Tutto chiaro, no?
angelo su questo non sono daccordo anche se oggi per incriminare una persona ci vogliono le prove ..ma se a me mi direbbero piu di una volta con lettere e ecc ecc che questo accade di continuo allora io da responsabbile del ruolo che occupo e come immaggine interverrei scavalcando il ruolo dei disegnatori federali o di chi esso sia arbitri e calciatori e non farei compromessi con chi non fa o non vuole o non puo il propio lavoro salvando il mio nome che e tosel giudice sportivo insomma angelo non sapere e una cosa ma gia che sa e sa e tu lo sai accetta il compromesso questo e un analisi fatto in psicologia di gruppo
credo che dichiararsi vittime di razzismo per i napoletani sarebbe umiliante e inappropriato. Io, da napoletano, non mi sento potenziale bersaglio di razzismo e se facessi la vittima mi sentirei in colpa verso coloro che sul serio soffrono il razzismo. L’etimologia di razzismo viene dallo studio delle razze. Un africano sub-sahariano potrebbe sentirsi offesso se io recitassi la parte di vittima del razzismo. Sono persino un biondo…
Chi crede di essere razzista nei confronti dei napoletani è ignorante. Razzismo deriva da razza. Non esiste una razza napoletana. Personalmente sono napoletano biondo, quindi secondo il razzismo cosa sarei? Un africano albino? Riguardo questo argomento riscontro un errore da parte di Angelo. Non si può parlare di razzismo nei confronti dei napoletani visto che i napoletani non sono qualificati come razza ma come come abitanti di una delle tante città del mondo.
Angelo, non sono d’accordo per il semplice fatto che l’arbitro di juve-chievo era lo stesso di inter-chievo: Russo di Nola!