Ancora giudizi sommari su un video muto
Angelo Forgione – Lo scippo nei pressi di piazza del Gesù sta facendo parlare (come al solito) di una Napoli indifferente e senza reattività di fronte alla micro e macro criminalità. Un fondo di verità c’è, perché la gente non si sente tutelata e non può e non vuole farsi giustizia da sola, ma forse siamo al ricamo. Condanna sui napoletani perchè il caso ha voluto che sia stato un extracomunitario a diventare, suo malgrado, protagonista degli eventi. L’africano è lì in quel momento, si trova sul punto preciso dello scippo, seduto su una fioriera mentre passa la donna che incrocia lo scippatore. È travolto dalla dinamica e ne diventa parte per inerzia. La sua azione fa perdere l’equilibrio al reietto e lentamente accorre un capannello di gente, anche dai negozi, attirata dal trambusto, ed è plausibile che non capisca che si tratti di scippo ma di incidente (vedendo lo scooter a terra), e soccorre il colpevole. L’extracomunitario non parla bene l’italiano ma ha la borsa della donna in mano. Dunque, non si può sapere se tutti abbiano compreso che si sia trattato di rapina, e infatti qualcuno alza persino lo scooter. La donna, sotto shock, fa capire con lentezza che è stata aggredita. Un uomo si avvicina allo scippatore e gli dice qualcosa, toccandogli il braccio “affettuosamente”. Ma non si può sapere cosa. Lo scippatore appare intimorito, anche inesperto, e prova a fuggire appena possibile, ma viene spinto dall’extracomunitario. Sopraggiunge un altro signore con cappello e nota che la targa del motoveicolo è coperta, probabilmente cercando di leggerla. Presumibilmente, l’uomo di cui sopra si sbraccia per richiamare l’attenzione di qualcuno nei paraggi (forze dell’ordine in piazza del Gesù?), ma inutilmente. Quando lo scippatore riparte, l’uomo sembra fare un gesto come per dire «non si muovono!».
Fermo restando che l’encomiabile Benjamin è stato il più risoluto, anche perché è quello che ha capito bene cosa sia successo essendone rimasto coinvolto, e che gli altri avrebbero potuto fare certamente molto di più, il vero colpevole del video è l’uomo che, mentre accade il fatto, cammina in alto e fa finta di non vedere nulla, tirando dritto. Peggio dell’altro testimone oculare che entra da destra e lo si vede solo indicare il malvivente. Va bene analizzare il disagio dei napoletani e i loro timori, ma ricamare sull’indifferenza e addirittura sul favoreggiamento mi sembra l’ennesimo atto di sciacallaggio mediatico che ingigantisce i pur gravi problemi sociali di Napoli comuni ad altre città. La manipolazione è forzata a puro scopo sensazionalistico, e di precedenti pure ce ne sono (guarda qui). Il malvivente è stato poi identificato ed arrestato dai Carabinieri, ma presto sarà libero, perché così funziona in Italia. Questo è il vero problema su cui si dovrebbe discutere.
Non ho alcuna voglia di difendere nessuno ma solo l’esigenza di dire quello che ho percepito con obiettività in un filmato muto. Se mi sarà sfuggito qualcosa, me lo si perdoni. Certo è che se la prossima volta si eviterà al malfattore di svignarsela avremo fatto un passo avanti. Questi miserabili agiscono in pieno giorno e tra la gente proprio perché sanno che la reazione non è mai troppo decisa. A me non piace questa Napoli e preferisco concentrarmi sulle parole di Benjamin dopo l’accaduto dette a Fanpage, una vera e propria lectio magistralis di vita di una persona povera che non va a rubare ma chiede aiuto alla gente.