––– scrittore e giornalista, opinionista, storicista, meridionalista, culturalmente unitarista ––– "Baciata da Dio, stuprata dall'uomo. È Napoli, sulla cui vita indago per parlare del mondo."
Non sono bastati i tre giorni annunciati il 29 Febbraio scorso, ma va bene anche così. La fase definitiva di abbattimento dell’ecomostro dell’Arenella è iniziata stamane all’alba. Svincolo della tangenziale chiuso dalle 6:00 alle 10:00 per consentire la prima fase di demolizione (foto di Riccardo Siano).
Abbattimento ecomostro Arenella: Forgione a “8News”
Vittoria e soddisfazione di V.A.N.T.O. su Canale 8
si ringrazia la redazione giornalistica di Canale 8 per aver gratificato la nostrabattaglia di sensibilizzazionein collaborazione con Ecoradio che ha riacceso i riflettori sulla questione unitamente alle variefinestre televisivee giornalistiche sull’argomento nel corso degli ultimi quattro anni.
una battaglia anche di V.A.N.T.O. finalmente vinta
Angelo Forgione per napoli.com Finalmente! Dopo 25 anni, l’ecomostro dell’Arenella sta andando giù. Lo scheletro di 5 piani all’estremità della galleria sullo svincolo dell’uscita Arenella della tangenziale scomparirà per sempre dalla vista di automobilisti napoletani e turisti. E con esso anche il suo gemello nascosto all’altra estremità del tunnel. È partita l’auto-demolizione a carico dei proprietari. Ne avevo fatto una battaglia di V.A.N.T.O. a questo punto vinta e con grande soddisfazione, quando, dopo articoli, denunce (e scatti fotografici tra macchine sfreccianti) collaborai con Ecoradio per chiederne l’abbattimento al Comune di Napoli con il supporto di Legambiente. L’annuncio è stato dato dalla giunta De Magistris e dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara, già protagonista della vicenda nel 1988 in qualità di pretore per l’antiabusivismo, che lo scorso Agosto chiese al Comune la trasmissione degli atti relativi al condono richiesto nel 1994 in occasione della sanatoria del primo governo Berlusconi. La demolizione rientra in un programma più ampio del Comune nei confronti di immobili sequestrati e piantonati dalla magistratura a difesa del territorio come bene comune.