Qualità vità, anche per ItaliaOggi Napoli dietro

Qualità vità, anche per ItaliaOggi Napoli sul fondo

ma allora ci spieghino perchè non siamo depressi

Angelo Forgione – E così, dopo “Il Sole 24 Ore” che ci aveva relegato al posto 105 su centodieci province italiane per qualità della vita, “ItaliaOggi” ci spinge ancora più giù, al penultimo posto, almeno a leggere il tredicesimo rapporto realizzato in collaborazione con l’università “La Sapienza”. 
Sprofonda con essa tutta l’Italia meridionale: nella zona d’ombra delle città con qualità della vita scarsa o insufficiente ci sono tutte le 36 province del Mezzogiorno. Insomma, Meridione inferno si direbbe.
Sulla questione mi ero già espresso alla pubblicazione della classifica de “Il Sole” e ci ritorno oggi, anche in virtù dell’opinione offerta a “La Radiazza” di Gianni Simioli su Radio Marte. Quando mi convinceranno che i suicidi al Sud e soprattutto a Napoli sono così rari perchè ai meridionali piace soffrire allora capirò tante cose che non mi spiego. Ma fino ad allora continuerò a dire “ma facìteme ‘o piacere”.
Certo, io vivo male perchè pago la più alta tassa sui rifiuti d’Italia senza avere un servizio efficiente, perchè pago salata una tangenziale urbana come non accade da nessuna parte d’Italia, perchè sono vessato da sperequazioni assicurative e tasse di possesso esorbitanti, da affitti impraticabili, e perchè se perdo il mio posto di lavoro (ammesso che lo abbia), è più facile che vinca il Superenalotto piuttosto che ne trovi un altro. Vivo male perchè la mia terra è contaminata e inquinata dai rifiuti tossici illegalmente sotterrativi, e perchè le strade e i monumenti sono sporcati da chi non alcuna sensibilità per il bello… e potrei continuare a lungo. Ma ritengo che la qualità della vita non possa essere ridotta a un dato esatto, scientifico, benchè sia io un amante delle statistiche e le utilizzi per essere convincente.
Qualche mese fa ho personalmente contribuito a redigere la voce “Napoli” su Wikipedia (lo faccio spesso quando posseggo dati d’archivio e statistiche che mi rendono inoppugnabile) inserendo la sottosezione “Fattori positivi” nella sezione “Qualità della vita” riferendomi tra le altre cose proprio al basso tasso di suicidi della nostra città.
Ci sono parametri che non possono essere immessi in un computer come ad esempio la storia di una città, la bontà del cibo, la specificità dei luoghi. Di problemi a Napoli ne abbiamo, non viviamo bene, ma abbiamo degli anticorpi che altri non hanno. Riconosciamo le nostre difficoltà e le combattiamo, sappiamo trovare le nostre valvole di sfgogo. Questo è il motivo per il quale non soffriamo di depressione quando invece dovremmo patirla più degli altri. E se il popolo napoletano ancora non si è ribellato ad un determinato stato di cose è forse proprio perchè il pallone non riesce mai a scoppiare.