Striscia la diffamazione

Nella puntata del 19 Dicembre di “Striscia la notizia” è stata mostrata un’utile simulazione per mettere in guardia i clienti dei grandi supermercati dalle truffe che si verificano nei parcheggi. Due attori fanno la parte dei ladri truffatori e altrettanti fanno la parte degli anziani e delle più comuni vittime. Purtroppo, sulla falsa riga della finzione del National Geographic, i malvagi ladri hanno accento napoletano mentre le povere vittime sono milanesi. Viva riprovazione per la violazione di ogni etica, deontologia e rispetto.

GUARDA IL VIDEO

per proteste: gabibbo@mediaset.it

National Geographic: Napoletani ladri, ma sono attori

le statistiche dicono che “i re del borseggio” in Italia sono al Nord

Angelo Forgione – È bufera per il preannunciato speciale dal titoloNapoli i re del borseggio” che il National Geographic Channel (bouquet SKY) ha prodotto e che sarà mandato in onda Domenica 25 Settembre alle 21:55. La verità è che il documentario non è reale ma a tutti gli effetti “taroccato”; il National Geographic si sarebbe avvalso del lavoro di veri e propri attori professionisti per inscenare finti borseggi e scippi. A confermarlo è Roberta Inarta, direttrice della “Scuola di Cinema di Napoli”, che ha dichiarato: “L’anno scorso siamo stati contattati dal National Geographic Italia per fornire attori e operatori di ripresa per un documentario da girare; abbiamo trovato la richiesta in linea con il nostro metodo e piuttosto prestigiosa. Ma in questi casi – continua la direttrice – non abbiamo controllo preventivo sulla sceneggiatura. Stante l’autorevolezza del nome National Geographic – continua Inarta – e l’autonomia di ogni progetto, se avessimo conosciuto le finalità di questo, avremmo opposto un rifiuto ad un uso stereotipato della nostra città. Infatti abbiamo condotto la produzione in posti splendidi della città pensando di reclamizzarne le eccellenze paesaggistiche, mai intuendo che tali panorami potevano prestarsi ad una folcloristica rappresentazione della stessa”.
Insomma, si tratterebbe di una vera e propria marchetta, l’ennesima ai danni di Napoli, l’ennesimo stupro alla città usata a scopi commerciali con ulteriore carico di “criminalizzazione” che ricade sulla sua intera comunità.

Il claim del documentario è tutto un programma: “A Las Vegas, Bob Arno meraviglia il suo pubblico con il suo numero di borseggio, ma non ha mai incontrato un vero ladro con il quale comparare le sue abilità. Fino a quando Bob ci porta a Napoli!”. Produzione controversa che già sta scatenando polemiche, e già si dovrebbe partire dal titolo. Napoletani re del borseggio? Macchè! Senza voler minimizzare un problema che è reale, non è neanche giusto ingigantirlo; e allora leggiamo dall’ultimo rapporto sulla criminalità del Ministero degli Interni che Napoli è dietro Catania in quanto a numero di scippi in rapporto al numero di abitanti, ma se parliamo di borseggi (quelli chiamati in causa dal National Geographic) è ben dietro Venezia, Roma, Firenze, Torino, Genova, Milano e la capofila del borseggio Bologna dove evidentemente  si trovano i veri “re del borseggio”.
Pressoché identiche le classifiche de “Il Sole 24 Ore” che confermano il dato degli scippi e modificano quello dei borseggi a favore di Napoli e a sfavore di Milano che si prenderebbe lo scettro scalzando Bologna e Genova. Se poi consideriamo che il soggetto parte da Las Vegas, potremmo citare le statistiche di borseggio e scippo di tutto il mondo. Evitiamo.

Sherin Salvetti, direttore di National Geographic Channel Italia, ha risposto alle proteste con un comunicato stampa in cui è scritto che il documentario “non ha voluto e non vuole affatto criminalizzare Napoli e i suoi abitanti. Né identifica la città partenopea con il borseggio: fenomeno che, come viene ricordato nel documentario, è presente anche in tante altre località del mondo”. Difesa flebile, perchè se non è Napoli a voler essere identificata con il borseggio, la produzione avrebbe dovuto riguardare tutte le città a rischio senza “incoronare” quella partenopea con un titolo e con un soggetto monotematico.

Comunicato Stampa del Movimento V.A.N.T.O.
Il National Geographic cancelli immediatamente dalla programmazione l’ennesima marchetta ai danni di Napoli e dei Napoletani tutti.
Senza vittimismi e ridimensionamenti di fenomeni comunque esistenti, si tratta di un documentario FALSO in buona parte realizzato con attori professionisti, che incorona i Napoletani come “re del borseggio” a dispetto delle statistiche del Ministero degli interni che dicono che i re del BORSEGGIO sono i bolognesi mentre quello dello SCIPPO i catanesi.
Il Movimento V.A.N.T.O. esprime sdegno per l’ennesimo attacco mediatico che sta per essere sdoganato da un network internazionale.