Igiene, sempre!

Angelo Forgione Premiata fabbrica napoletana di cessi Vincenzo Coccoli, con quella enne speculata. Cessi ottocenteschi comodi e inodori, fabbricati in terracotta e porcellana decorata nella zona di Sant’Anna alle paludi, l’attuale stazione centrale.
Sì, propriamente detti cessi, che non è affatto parola volgare ma neutra poiché derivante dal latino cessus, cioè cedere, inteso come ritirarsi e appartarsi nel luogo di re-cesso.
E poi lui, il bidet, non quello settecentesco di Maria Carolina alla Reggia di Caserta ma un modello in legno e ottone da appartamento, tanto per zittire chi dice che non era roba per il popolo.
Testimonianza dei tanti primati di Napoli, questo di natura igienica. E tantissimi altri, in ogni campo, li potete conoscere non solo leggendo i miei libri ma anche visitando la Collezione Bonelli, il Museo di Napoli, presso la Casa dello Scugnizzo nel popolare rione Materdei. Farete un viaggio nella Storia di una città unica e sempre all’avanguardia, checché se ne dica

Una dormosa con bidet-retrè dell’Ottocento nel Castello baronale di Puglianello

Angelo Forgione Nel castello baronale di Puglianello, in provincia di Benevento, è segretamente conservata un’eccezionale dormosa della prima metà dell’Ottocento con bidet (identico a quello del collezionista napoletano Gaetano Bonelli) e retrè di Harington (wc) incorporati. Pare che questo singolarissimo ed esclusivissimo divano-letto/toilette trasportabile provenga da un’abitazione di Napoli, acquistato insieme ad altra mobilia per ri-arredare il castello dopo i vari trafugamenti subiti nel tempo. In ogni caso si tratta di un altro interessante segno di civiltà d’epoca borbonica, certamente precedente alla scoperta sabauda dello “oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra”, ossia il bidet tardo-settecentesco nel primo bagno completo della storia, quello di Maria Carolina nella Reggia di Caserta.