Con la demagogia non si combatte la camorra

Angelo Forgione – Chi tocca Gino Sorbillo tocca tutti i pizzaiuoli napoletani, un patrimonio immateriale dell’Umanità.
Chi tocca Gino Sorbillo tocca tutti i napoletani che parlano al mondo con la loro professionalità.
Chi tocca Gino Sorbillo tocca, in un attimo e senza fatica, l’immagine di Napoli, che oggi sarà di nuovo sporcata nelle tivù mentre noi impieghiamo mesi e sudore per lustrarla.
Chi tocca Gino Sorbillo tocca il cuore di Neapolis, “i Tribunali”, la più resistente identità urbana d’Occidente.
Chi tocca Gino Sorbillo tocca un lavoratore instancabile, come lo sono gli autentici napoletani, che sanno farsi da soli nelle difficoltà.
Chi tocca Gino Sorbillo tocca tutti gli esercenti che non hanno nome e visibilità ma che ogni giorno, a Napoli, vengono taglieggiati dal cancro sociale.
Chi tocca Gino Sorbillo tocca un uomo perbene e una persona umile e generosa.
Chi tocca Gino Sorbillo tocca un mio amico, ma amico di tanti. E un amico non resta mai solo, neanche sotto le bombe dei più vigliacchi tra i delinquenti.

E mentre esplodono bombe in pieno centro antico di Napoli e ad Afragola, ancora attendiamo quel centinaio di poliziotti annunciati a ottobre dal ministro Salvini, quando ha promesso di “sradicare, deportare, cancellare e isolare la camorra” andando “quartiere per quartiere, via per via, pianerottolo per pianerottolo”. Ma non è che li attendiamo con impazienza, intendiamoci. Di certo non cambierebbero la storia. E a cosa servirebbero? Salvini sa anche lui che il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia ha denunciato che a Napoli operano solo 4.500 poliziotti, un organico sottodimensionato di almeno 600 unità. E sa pure che a Napoli ci sono solo sette volanti garantite dalla Questura a disposizione nelle fasce notturne, alle quali si aggiunge qualcosina dei commissariati. E noi dovremmo credere che la lotta contro i circa cinquanta clan camorristici della città la possano vincere 100 uomini in più (magari senza auto e senza benzina)? E quello che a La Radiazza (Radio Marte) ho chiesto a Pina Castiello, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. E la risposta la potete valutare da voi.
Il “bla-bla-bla” della politica non dà risposte neanche alle domande secche. E a Napoli, nel 2019, ancora esplodono bombe.
La verità è che la criminalità si contrasta tagliando le radici delle attività illecite. Lo Stato non lo fa perché ha interesse a “usare” le mafie come ammortizzatore sociale per il Sud. Non hanno voluto agire incisivamente ben sei ministri dell’Interno di origini napoletane e campane, tra il 1988 e il 1999, e non sarà un ministro leghista a voler combattere una battaglia epocale.

Chiusura canale Youtube angeloxg1

ATTENZIONE: Youtube, come regalo di Natale alla libertà di informazione Napoletana e Meridionalista, ha chiuso il canale angeloxg1 per alcune violazioni di copyright riscontrate.
È in corso la ricostruzione di un nuovo canale di cui sarà data comunicazione a operazione completata.

È ora necessario riorganizzare anche i contenuti di questo blog.

Angelo Forgione

tratto da calcionapoli24.it

Floridiana riaperta, ma condizioni allarmanti

Floridiana riaperta, ma condizioni allarmanti
apertura bluff, condizioni di sicurezza inesistenti

Dopo il sit-in di protesta del 26 Marzo contro la chiusura della Villa Floridiana, Sabato 16 Aprile i rappresentanti di alcune associazioni e movimenti cittadini si sono ritrovati al cancello del parco dopo che la data di riapertura fissata per il 15 Aprile non era stata rispettata.
Si è così constatato che il sito era stato riaperto in quelle ore. Angelo Forgione (V.A.N.T.O.), Antonio Pariante (Portosalvo), Gennaro Capodanno (Valori Collinari) e Maria Teresa Ercolanese (Residenti Piazza Fuga) hanno quindi verificato le condizioni del parco che sono risultate veramente pessime e in evidenti condizioni di sicurezza non garantita.
Molti gli alberi tagliati senza un ripristino delle aree interessate dai lavori, diversi i viali transennati così come tutta l’area del Belvedere e privi di un efficiente servizio di vigilanza, auto stranamente parcheggiate nelle stesse aree interdette laddove erano presenti allegramente anche bambini e ragazzi. Questo lo scenario che si è presentato.
Angelo Forgione è scioccato: «Mai vista la Floridiana in simili condizioni di degrado. L’apertura è un evidente bluff ed è probabilmente funzionale alla mostra delle “Porcellane del Museo Marton” inaugurata, guarda caso, proprio nella giornata della riapertura. Il parco è di fatto da chiudere perchè non sussistono le condizioni di sicurezza, quanto meno per i bambini».
Sconcerto anche per Maria Teresa Ercolanese e Antonio Pariante che definiscono la riapertura  «un azzardo del Comune che ha rappresentato un vero e proprio attentato alla pubblica incolumità dove mamme e bambini hanno rischiato di farsi male seriamente».
Gennaro Capodanno è invece certo che il parco richiuderà ben presto dal momento che sussistono i problemi che il mese scorso determinarono la decisione di sbarrare i cancelli, vale a dire i problemi di sicurezza. «Con le altre associazioni – dice Capodanno – concorderemo ulteriori iniziative tese a restituire nella piena ed efficiente funzionalità l’intero parco».