Botte al bimbo perchè non tifa Napoli. Ma è una bufala!

Botte al bimbo perchè non tifa Napoli. Ma è una bufala!
macchina del fango contro Napoli sulla memoria di Gabriele Sandri

Angelo Forgione – “Napoli – Nel quartiere Sanità oggi si è sfiorata l’ennesima tragedia quando Gennaro Di Pasquale, sotto evidente effetto dell’alcol, ha massacrato il figlio sotto gli occhi divertiti dei passanti. All’arresto l’uomo dichiara «mio figlio no vuole dire ‘Forza Napoli’»”. È la notizia che correda l’immagine di un bambino con un occhio tumefatto, la bocca gonfia e un lungo segno sanguinolento.
La notizia fa il giro del web, velocemente. E velocemente piovono sui Napoletani attacchi razzisti violentissimi. Gratuiti, perchè la foto si riferisce a Logan Trim, un bambino inglese aggredito da un labrador la cui notizia è stata pubblicata il 16 Giugno 2011 da un quotidiano online britannico. E la cosa ancora più grave è che a pubblicare la bufala diffamatoria sia stato il gruppo Facebook “Gabriele Sandri, fondazione” intitolato al tifoso laziale morto nel 2007 in un’area di servizio dell’autostrada A1. Ma quel gruppo Facebook non è riconducibile alla vera “Fondazione Gabriele Sandri”. Insomma, qualche cane sciolto come i tanti che si incontrano sul web ha macchinato la diffamazione tanto per gettare fango sui Napoletani, cercando di rendere credibile il tutto timbrandolo col nome di una fondazione dedicata ad un tifoso laziale che è un’icona per quella tifoseria.
Il caso mette in risalto anche le controindicazioni dei social network, laddove tutti possono inventare storie facendole passare per vere a chi non ne verifica l’autenticità. “Bastardo napoletano… questa è Napoli e non lamentiamoci se fanno cose del genere… Forza Vesuvio, sterminali tutti…” e altre le frasi indicibili di commento alla notizia falsa che ha leso anche il nome di Gabriele Sandri e quello della fondazione a lui dedicata.
Giorgio Sandri, padre di Gabriele, ha denunciato il fatto alla polizia postale e ai moderatori di Facebook; sulla sua pagina Facebook pubblica, ha scritto che la falsa notizia offende il figlio, la fondazione e la città di Napoli. Il portavoce della vera “Fondazione Gabriele Sandri” ha preso le distanze e si sta tutelando nelle sedi opportune. Intanto l’autore della bravata ha cancellato il link con la foto e la bufala. Ma non dovrà bastargli; la polizia postale deve stanarlo affinchè simili vicende non si ripetano più.

Cutolo, calciatore “terrone” sotto scorta

Aniello Cutolo, calciatore “terrone” sotto scorta
Digos e Carabinieri per proteggere il giocatore napoletano  

Angelo Forgione – Il malcostume italiano aumenta e l’odio nel calcio degenera; anzi, è proprio il calcio a degenerare se oltre ai tifosi ci si mettono anche gli addetti ai lavori a professare le proprie intolleranze. L’uscita del 19 Luglio dell’allenatore del Verona Mandorlini (il coro “ti amo terrone) era destinata a scatenare reazioni non solo verbali. Fu una scintilla troppo intensa per non innescare una reazione a catena, e la prima deflagrazione c’è stata durante la partita Verona-Padova quando il fischiatissimo e denigratissimo Aniello Cutolo, ex scaligero e napoletano, (i veronesi gli imputano la colpa di una retrocessione in serie C) ha prima fatto goal e poi dato sfogo a tutto il suo appagamento portando le mani alle orecchie come per dire “fatemi sentire come mi fischiate adesso” ed avendo l’acceso faccia a faccia con Mandorlini, reo di aver provocato ironicamente i salernitani e in generale il Meridione con il coro “Ti amo terrone”. Mandorlini ha finito per pagare dazio e subire l’espulsione mentre Cutolo gli diceva “ti ha fatto goal un terrone… un terrone… un terrone”. Ma i tifosi del Verona gliel’hanno giurata e così la sua pagina Facebook è stata chiusa per eccesso di insulti e minacce.
Cosicché nei giorni scorsi, all’allenamento del Calcio Padova, si sono presentati Digos e Carabinieri per assicurare serenità ad Cutolo che ha comunicato alla propria società della chiusura della propria pagina su Facebook. Alcuni osservatori riportano che, durante la partita Chievo-Napoli, dagli spalti del Bentegodi sarebbero trapelate delle indiscrezioni su un possibile raid punitivo nei confronti dell’attaccante da parte dei più spinti ultras veronesi.
La domanda da porsi è una: come mai la Procura federale che pure ha aperto un procedimento a carico di Mandorlini, e che pure lo ha ascoltato, non si è mai pronunciata in merito? Non serve continuare a nascondere, così come si nascondono i cori razzisti omologandoli ai comuni sfottò. Vero, cara FIGC?

85 anni di passione. Auguri Napoli!

85 anni di passione. Auguri Napoli!
un’immagine per il profilo Facebook

1 Agosto 1926, 1 Agosto 2011: 85 anni di passione azzurra! il calcio Napoli compie ottantacinque anni, e li porta benissimo. Un sodalizio sportivo che è molto più di una squadra di calcio per un popolo innamorato. Una storia ricca di campioni, di alti e bassi, proprio come la città e la sua storia da cui prende nome e colori.
L’immagine celebrativa creata per l’occorrenza che racchiude la storia della società azzurra, dal cavallo rampante emblema di Napoli alla N napoleonica di ferlainiana invenzione, è a disposizione di chiunque voglia impostarla nel proprio profilo Facebook per riempire d’azzurro il popolarissimo social network in questa giornata in qualche modo storica.
Siamo persone diverse, sconosciute… ma il Napoli è ciò che ci unisce nell’urlo all’unisono. L’urlo di ciascuno di noi è il medesimo di altri 6 milioni nel mondo. Ed è per questo che oggi, augurare “buon Compleanno” al Napoli è come dire auguri ad ognuno di voi.

Auguri, passione nostra… Auguri fratelli Napoletani!