I due difetti dei napoletani

I due difetti dei napoletani

Blandizzi e le battaglie per i diritti

di Tania Sabatino per “IL DENARO” di Sabato 4 Febbraio 2012

La forza della musica serve anche a parlare dei problemi dell’attuale società e delle possibilità di sviluppo e di rilancio del capoluogo partenopeo.
È stata un’occasione anche per fare questo il miniconcerto live acustico del cantautore partenopeo Lino Blandizzi, svoltosi martedì 31 gennaio alla Mondadori Centro Napoli della storica piazza Trieste e Trento, angolo via Nardones.
A ripercorrere, assieme al cantautore, le varie tappe della sua carriera ultraventennale Piero Antonio Toma, giornalista, scrittore, saggista e anche autore insieme a Blandizzi di brani come “Acqua” (diventata la colonna sonora della battaglia, condotta da padre Alex Zanotelli, contro la privatizzazione di un bene così prezioso) e “Vieni donna del Sud”, una denuncia dei diritti negati alle donne in tante parti del mondo.
“L’appello che lanciamo con questo brano – sottolinea Tomaper la salvaguardia e l’affermazione dei diritti non è rivolto direttamente alle donne, che pure sono le protagoniste del pezzo, ma alle istituzioni che si occupano dell’accoglienza”.
I brani che hanno animato la serata sono riuniti nell’album “Il mondo sul filo”, frutto della collaborazione con l’etichetta Clapo/Edel. A contraddistinguerli un comun denominatore: la denuncia “dell’incomprensibile indifferenza”, come la definisce lo stesso Blandizzi, che attanaglia quest’epoca, dove si è “impassibili di fronte ad un mondo che va in malora” spogliato di ogni valore. Per “scuotere le coscienze”, quindi, arrivano questi undici brani, caratterizzati da toni duri, che non utilizzano metafore e giri di parole.
Emblematica, poi, la canzone “Il mondo scoppia”, che appare rappresentativa di tutto l’album quando dice “Scoppia il mondo scoppia… lo stiamo lasciando cadere a pezzi… il rispetto per se stessi non c’è più…”.
Unica canzone in dialetto “Vierno Vattenne”, una poesia di Luigi Compagnone, musicata dal cantautore. Un modo per promuovere la cultura e valorizzare l’autentica napoletanità.

Una napoletanità che, per riscoprire la sua anima più vera ed autentica e per declinare il suo futuro secondo la voce sviluppo, deve liberarsi da due mali: “l’individualismo ed il pagnottismo”, come ribadisce, durante la serata, il giornalista Angelo Forgione che “quotidianamente prova a combattere tutte le ingiustizie che Napoli subisce”, come sottolinea Blandizzi.
Intenso l’omaggio all’amico Sergio Bruni con “Ma dov’è”, romanza interpretata in duetto con lo stesso Bruni ed ultimo lavoro discografico del maestro.

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Napoli capitale italiana dell’acqua pubblica

Napoli capitale italiana dell’acqua pubblica
dalla città partenopea una lezione di civiltà e obbedienza al popolo

Angelo Forgione – Nella seduta consiliare alla Sala dei Baroni al Maschio Angioino è stata approvata la delibera per la trasformazione dell’ARIN da S.P.A. in azienda speciale a carattere pubblico denominata “Acqua Bene Comune Napoli”.
Napoli è la prima grande città italiana ad obbedire al referendum, e quindi alla volontà della gente. Da Napoli parte il messaggio all’Italia: L’ACQUA CITTADINA NON SARA’ MERCE MA BENE PUBBLICO, E CIO’ CHE È DELLA VOLONTA’ DEL POPOLO, SIA DEL POPOLO” mentre le altre città stanno a guardare.
Ne abbiamo parlato con Padre Alex Zanotelli, in prima linea per questa ed altre battaglie, alla presentazione del nuovo lavoro discografico del cantautore Blandizzi che nel CD “Il mondo sul filo”, incentrato su importanti tematiche sociali, ha inserito un brano dedicato proprio all’acqua. Presente anche Eddy Napoli.

Anche se silenzioso, questo è un momento importante, di gioia per Napoli. È una vittoria per la cittadinanza attiva che si è impegnata a fondo, e per lunghi anni, per difendere “la Madre della Vita” dalla mercificazione. Nel 2004, 150 comuni di Napoli e Caserta votarono la privatizzazione dell’acqua e da allora i comitati si sono battuti per ottenerne la ripubblicizzazione con il rovesciamento della decisione ottenuto in due anni di battaglie. Il 31 gennaio 2006 i sindaci di Napoli e Caserta votarono la ripubblicizzazione ma a ciò non fu dato seguito coi fatti per l’opposizione di Bassolino e Iervolino. La svolta è arrivata prima con l’elezione di De Magistris a sindaco di Napoli che ha fatto dell’acqua pubblica uno dei perni della campagna elettorale, e poi con la vittoria del Referendum sull’acqua.

Sulla scia di questo “trionfo”, il 10-11 dicembre 2011 si terrà a Napoli il primo incontro della Rete Europea dei comitati per l’acqua pubblica. Questo per portare un milione di firme al Parlamento Europeo perché dichiari l’acqua un bene comune (a Bruxelles le multinazionali fanno pressione sul Parlamento affinché dichiari l’acqua una merce), in vista del Consiglio Mondiale dell’acqua di Marsiglia. L’obiettivo finale è quello di strappare un bene così prezioso dalle mani delle multinazionali dell’acqua. Il mondo intero deve capire che si tratta di un diritto fondamentale umano, un bene comune che deve essere gestito come “patrimonio dell’umanità”.