
Angelo Forgione – Dopo le edizioni di Amalfi, Positano, Salerno, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Portofino, il Festival internazionale dell’animazione ‘Cartoons on the Bay’, organizzato dalla Rai, si è spostato a Venezia. 8 saranno i vincitori dei ‘Pulcinella Award’, tra le 40 opere in concorso in questo week-end. Premio significativo sarà il ‘Pulcinella Award alla carriera’ per Guillermo Mordillo, in laguna insieme a Bruno Bozzetto per scegliere i nuovi talenti dell’animazione, tra i 25 partecipanti, nella sezione ‘Pitch me’.
Sarà inoltre premiata con il ‘Pulcinella Studio Italiano dell’Anno’ la Mad Entertainment, la factory creativa e produttiva fondata a Napoli nel 2010 da Antonio Fresa, Luigi Scialdone e Luciano Stella, che ha anche realizzato la sigla di ‘Cartoon on the Bay 2014’, sviluppata sul tema di quest’anno: la paura, che, come la tradizione seicentesca del giuglianese Giambattista Basile insegna, nelle favole, da cui nascono i cartoons, serve ad abituare i bambini alle future difficoltà e a prepararli alla vita. Pulcinella, il piccolo pulcino, nasce dall’uovo alchemico della vita, con un riferimento storico-esoterico tutto napoletano, e già dai primi respiri trova la morte a incombere. Ma Pulcinella è fuoco vulcanico, esplosivo, ed “erutta” immediatamente con tutta la sua vitalità, già pronto ad affrontare le difficoltà con la sua indole “leggera” e incurante del pericolo con cui esorcizza le paure e sfugge alle avversità dell’esistenza. Come nel cartoon del 1973 di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini, i suoi nemici sono i Carabinieri, anche qui con un riferimento storico risorgimentale, che finiscono per essere loro stessi rincorsi dalla morte, mentre Pulcinella naviga su una gondola in acque più o meno tranquille.
“La creatività solare del Mezzogiorno italiano, l’estro di Partenope – ha detto Stella a Adnkronos/Ign – hanno fatto di MAD studio uno dei più significatici esempi degli ultimi anni di tenacia e professionalità, a dimostrazione che l’animazione tricolore è pronta con i suoi nuovi protagonisti ad affrontare altre e più severe sfide”.

Angelo Forgione – Anche la bravissima artista romana Fiorella Mannoia s’annoia con la retorica risorgimentale. L’ha scoperto leggendo “Terroni” dell’amico Pino Aprile, capendo che la storia non corrisponde al racconto di chi la festeggia estromettendo verità e, soprattutto, dimenticando le migliaia di morti meridionali periti per la conquista del Sud.