Minority Report made in Naples

Angelo Forgione Tempi duri per i ladri. Prevedere i reati predatori urbani non è più fantasia, grazie al napoletano Elia Lombardo, ispettore superiore di Polizia in servizio presso la Questura del capoluogo partenopeo, informatico autodidatta, che ha rifinito uno studio lungo un ventennio e ha prodotto un software a costo zero contenente un innovativo algoritmo per la previsione di scippi, rapine, furti, borseggi, truffe e danneggiamenti vari.
Si chiama XLAW©, dove la lettera X sta per variabile, ed è basato su una serie di dati incrociati che calcolano le probabilità per cui gli eventi possono verificarsi. I risultati vengono esaminati e poi trasmessi alla Squadra mobile, che può inviare una volante in attesa che l’evento si verifichi.
Il software, in funzione a Napoli dal 2011, ha consentito la riduzione del 22% dei reati predatori e un aumento del 24% degli arresti in flagranza di reato. Fornito poi alla questura di Prato, con percentuali di successo anche più alte. Da qualche giorno è in funzione a Venezia, dove ha immediatamente consentito di sventare un furto. Ci sono voluti pochi attimi per arrestare il ladro, proprio perché i poliziotti si trovavano già in zona per via dell’alert di XLAW©, che prevedeva tra le 3 e le 4 del mattino la possibile commissione di un reato predatorio in quell’area.
Lombardo non ama accostare il suo software alla fantascienza di Minority Report, e forse ha ragione, poiché la sua realtà pare proprio aver superato le lungimiranti fantasie di Philip Dick e Steven Spielberg.

Napoli città più videosorvegliata d’Italia

Napoli città più videosorvegliata d’Italia

414 nuove telecamere di videosorveglianza e lettori ottici installati in 20 quartieri di Napoli nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Sicurezza 2007-2013 che portano a 700 i dispositivi operativi in città. 8.800.000 euro di spesa per le nuove telecamere collegate con le sale operative di Polizia e Carabinieri. Il nuovo progetto di videosorveglianza territoriale per Napoli è stato presentato in Prefettura alla presenza del ministro degli Interni Annamaria Cancellieri e del vicecapo della Polizia Nicola Izzo e contribuirà sensibilmente a fronteggiare i reati in città. Ma anche la provincia si prepara a installare in 22 comuni dell’area nolana, finanziate con uno stanziamento di un milione di euro da parte della Provincia di Napoli.

video / Napoli non è la capitale del crimine

video / Napoli non è la capitale del crimine

Roma e le città del nord in trend negativo, per Napoli positivo

Angelo Forgione – Statistiche e dati del Ministero degli Interni parlano chiaro: Napoli non è la capitale del crimine. Non può e non deve costituire motivo per supporre che Napoli sia una città serena, ma è sicuramente la conferma che i nodi stanno venendo al pettine. La povertà e l’indigenza stanno risalendo il paese e non sono più esclusiva prerogativa del meridione, e va da sé che micro e macro criminalità si stiano spalmando ormai lungo tutto lo stivale.
Per anni Napoli è stata messa sotto i riflettori più di altre realtà che condividevano con essa eventi di cronaca nera, pagando in termini di immagine rispetto alle certezze dogmatiche dell’opinione pubblica sempre pronta a dipingere Napoli come inferno in terra. Ma da qualche anno si registra un’inversione di tendenza che sta restituendo alla percezione collettiva la reale dimensione del fenomeno criminale napoletano e di quello più complessivamente nazionale. Mentre le altre due metropoli Roma e Milano registrano un’impennata dei fenomeni nell’ordine dell’8% circa, e più o meno lo stesso accade per Genova, Bologna e Firenze, Napoli fa segnare un sensibile miglioramento intorno al 7%, chiudendo l’anno al 23° posto per reati complessivi e al 91° per i cosiddetti “reati predatori”, cioè quegli scippi e rapine per cui Napoli è stata sdoganata e infangata nel mondo dai media e dall’opinione pubblica nazionali. Ma intanto il sindaco di Roma Alemanno dice che la sua città non è Napoli o Palermo.
Una fotografia scattata in controtendenza rispetto alla congiuntura economica che sfavorisce ulteriormente Napoli e il Sud. Se a livello nazionale il Pil nel 2011 è cresciuto dello 0,6 per cento, in Campania si registra un -0,2 per cento che fa chiudere le aziende e fa aumentare la disoccupazione, con il 23% delle famiglie campane che vivono con poco più di 940 euro al mese, ovvero al di sotto della soglia di povertà.
E anche in questo frangente, gli errori degli organi di informazione nazionale si ripetono perchè, mentre tutti si affannano inevitabilmente ad evidenziare la recrudescenza del fenomeno romano dimenticando quello di altre città meno importanti ma con gli stessi problemi (come evidenziato dal sindaco di Genova Marta Vincenzi), nessuno dà risalto al miglioramento napoletano, trattato solo nei confini regionali. Quel che puntualmente è stato tolto, puntualmente non viene restituito.

Reati in calo rispetto al 2010
• Provincia – 6.74 %
• Napoli – 6.79 %
• Totale reati in Italia: 23° posto
• Scippi rapine e borseggi: 91° posto
I numeri sfatano i luoghi comuni: Napoli registra meno reati di città come Milano o Genova

Nel 2012 in funzione la videosorveglianza
• 117 telecamere
• 287 lettori ottici
Nei luoghi più esposti, come le aree turistiche, verrà intensificata la videosorveglianza

.