Quando Renzi atterrò a San Francisco e scoprì Napoli

«A me è capitato qualche anno fa, in volo, di ascoltare da uno steward di San Francisco un racconto straordinario sull’amata città californiana concluso così: “Certo, San Francisco non è affascinante come Rio de Janeiro e non è bella come Napoli, però è la città che più mi ha segnato”. Perché lo racconto? Perché Napoli, in quel racconto lì, era vista come il benchmark irraggiungibile». Parole di Matteo Renzi alla riunione della Direzione del PD dello scorso agosto sul tema del rilancio (?) del Mezzogiorno. Di certo, lo steward americano non guarda a Napoli per Bagnoli, quel pezzo di paradiso deturpato dalle acciaierie su cui vertono interessi politici e attriti tra lo stesso Renzi e il sindaco De Magistris.

tratto da Made in Naples (Magenes, 2013):
“Esistono al mondo tre città, probabilmente tra tutte, i cui paesaggi e le cui ricchezze orografiche colpiscono violentemente l’immaginario: Rio de Janeiro, Istanbul e Napoli. Tra queste, le due europee sono quelle che accostano alla bellezza naturale anche quella artificiale dei monumenti e delle testimonianze stratificatesi nei secoli; Napoli è quella che si lega al mito incombente e minaccioso del vulcano più famoso al mondo, il più descritto della storia.”

Ottobre. E il Sud attende ancora il masterplan renziano.

renzi_tennisAngelo Forgione “Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con la colonnina di mercurio sopra i 40 gradi d’Agosto, ha lanciato la bolla contro i piagnistei, ipotizzando per metà settembre un masterplan per il rilancio del Sud. Lo ha fatto alla riunione della Direzione del PD, limitando la discussione al suo partito ed escludendo le altre forze politiche. Il Sud sta ancora aspettando quel masterplan, e fin qui si è dovuto accontentare di una finale tutta pugliese degli US Open di tennis femminile, con Renzi in prima fila a New York invece che a Bari per l’inaugurazione della Fiera del Levante.”

Il virgolettato si riferisce a un passaggio del mio pezzo per il n.13 del quindicinale Informazionesenzafiltro dedicato al Sud (per leggere l’intero articolo clicca qui).

«Rottamare il piagnisteo – disse Renzi il 7 agosto in Direzione PD – non vuol dire non denunciare ciò che non va, ma ricordarsi che ti pagano per risolverlo il problema». L’hashtag #zerochiacchiere lanciato in quell’occasione dal Primo Ministro, evidentemente, non decolla.

Per vedere l’intero intervento di Renzi sul Sud del 7 agosto clicca qui.

Statua di Alfonso d’Aragona, 8 mesi per un sollecito

Statua di Alfonso d’Aragona, 8 mesi per un sollecito
seconda nota della Direzione Regionale ai B. C. 

Ottobre 2010: V.A.N.T.O. denuncia il danneggiamento della statua di Alfonso d’Aragona sulla facciata di Palazzo Reale. Dopo 50 giorni, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania indica all’allora Ministro Bondi che la segnalazione di V.A.N.T.O. è relativa al Palazzo Reale di Napoli e non alla Reggia di Caserta (leggi la nota).
Luglio 2011: la stessa Direzione Regionale, con una nuova nota (clicca sull’immagine per ingrandire), sollecita riscontro alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e alla Soprintendenza Speciale, restando in attesa.
Otto mesi per una rettifica e un sollecito… e nessuna risposta. Restiamo in attesa anche noi, che prima o poi…