Corteo per il decoro e la dignità di Napoli

Corteo per il decoro e la dignità di Napoli.
Anche V.A.N.T.O. presente

Questa è la Napoli migliore, quella che vogliamo. La Napoli della brava gente che chiede normalità invece di lamentarsi nel chiuso dei propri salotti.
Un “grazie” a tutti noi che c’eravamo, senza plausi… perchè era nostro dovere.

da “IL MATTINO” del 19 Dicembre 2010

NAPOLI (19 dicembre) – Hanno sfilato in corteo da piazza dei Martiri a piazza del Plebiscito, da piazza del Gesù alla Prefettura. Due cortei diversi ma organizzati con un solo obiettivo: restituire decoro e dignità a una città devastata dalla spazzatura, dall’incuria e dall’inciviltà.

Una manifestazione di protesta, pacifica e composta, per dire basta all’emergenza rifiuti, per risvegliare le coscienze e sollecitare il rispetto delle regole, soprattutto quelle che imporrebbero la raccolta differenziata che ancora oggi appare un miraggio. Sono partiti in duecento, si sono ritrovati in duemila dinanzi alla Prefettura dove, tra gli applausi, è stata installata una grande fontana di plastica dalla quale, al posto dell’acqua, fuoriuscivano sacchetti della spazzatura carichi di veleni (…).

Sabato 18, corteo di protesta per la situazione rifiuti

Sabato 18, corteo di protesta per la situazione rifiuti

Sabato 18, il Movimento V.A.N.T.O. prenderà parte al corteo di protesta per la situazione rifiuti che partirà da Piazza dei Martiri (e che si unirà all’altro corteo proveniente da Piazza del Gesù).

Sarà un Natale in tono minore per una città ferita a morte dalla crisi rifiuti; alberghi vuoti e prenotazioni cancellate in una Napoli senza luminarie che ha sempre avuto nel periodo natalizio la propria stagione turistica d’oro.
La dignità dei cittadini è stata calpestata, privata della minima decenza e della normalità che è un diritto di ogni comunità che si ritenga civile.
Non è più il tempo di stare a guardare. I cittadini napoletani e campani hanno il dovere di scendere in piazza e far sentire la propria voce.

Sono invitate tutte le associazioni e i movimenti civici.

Vi aspettiamo!

NAPOLI – SABATO 18.12.2010 ore 16
MANIFESTAZIONI REGIONALI PER LA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI
Due manifestazioni di protesta pubblica di tutti i cittadini per la tragica situazione dei rifiuti che confluiranno in piazza del Plebiscito.

per la manifestazione da PIAZZA DEI MARTIRI
Incontro alle 16.00 per marciare tutti UNITI lungo Via Chiaia fino ad arrivare in P.za Plebiscito

per la manifestazione da PIAZZA DEL GESU’
Incontro alle 16.00 per raggiungere Piazza del Plebiscito passando per Piazza Matteotti, Piazza municipio, San Carlo.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Denuncia corale, pacifica, apartitica, educativa e fortemente propositiva.

PARTECIPAZIONE

  • I cittadini di Napoli senza distinzione alcuna, vittime dell’attuale gestione dei rifiuti.
  • Gli abitanti di tutta la provincia, di Terzigno, Chiaiano, Giugliano, Acerra, Ponticelli, Pianura e più in generale dell’intera Campania, così duramente sconvolti con i loro territori da una politica dissennata e assente
  • Le associazioni, i movimenti, le categorie, i gruppi, che si riconoscono nel programma della manifestazione e che intendano allearsi per il raggiungimento degli obiettivi.

ESCLUSIONE

  • Partiti politici.

MISSIONE e SCOPI PRINCIPALI DELLA PROTESTA

  • Indignazione per il danno alla salute arrecato ai cittadini e alle generazioni future e per il degradante stato della città e della provincia ridotte a discarica a cielo aperto.
  • Denuncia dell’ingiusto carico tributario della tassa sui rifiuti corrispondente nei fatti ad un servizio non reso.
  • Riscatto dei napoletani agli occhi dell’Italia e del mondo, vittime e non artefici del degrado ambientale, ben disposti alla differenziata ma impossibilitati al farla.
  • Sostenere la protesta esemplare di Terzino, Giugliano, Pianura, Acerra, Ponticelli… a difesa del proprio territorio perché non sia isolata ma che valga, invece, a titolo di esempio per tutti.

 

TEMI PROPOSITIVI DELLA MANIFESTAZIONE

  • Raccolta differenziata obbligatoria e sanzionabile subito, con separazione dell’umido dall’indifferenziato e dai materiali riciclabili quali vetro, plastica, alluminio, cartone, carta, etc.
  • Impianti specifici per il compostaggio, per il trattamento della parte umida per la sua trasformazione naturale in concime.
  • Impianti sul modello “Vedelago”, per il trattamento del residuo indifferenziato secco, nel quale subisce un trattamento non inquinante di riduzione, estrusione e granulazione che lo converte in polvere granulosa, una “materia prima seconda”, cioè materiale a basso costo impiegato nell’industria plastica di stampaggio e in edilizia.
  • Educazione diffusa e capillare per tutta la popolazione alla corretta procedura da seguire.
  • Massima trasparenza sulle somme di danaro pubblico disponibili e/o da stanziare. Partecipazione alle scelte principali perché non siano appannaggio di lobby affaristiche dannose per gli interessi di cittadini.
  • Istituzione di un osservatorio permanente di controllo delle fasi del ciclo dei rifiuti ma, anche, di ricerca e di confronto tra i futuri sistemi di smaltimento e recupero dei rifiuti per efficienza, per costo e per effetti sulla salute.
  • Il CONAI ed i consorzi nati per favorire il riciclo dei materie prime non devono in nessun caso e per legge, rifornire di materiale gli inceneritori ed i termovalorizzatori esistenti sul territorio nazionale.
  • Vere bonifiche ambientali delle aree inquinate con un programma serio e con controlli periodici della sua attuazione.

I simboli esoterico-alchemici del Gesù Nuovo

I simboli esoterico-alchemici del Gesù Nuovo

di Angelo Forgione per napoli.com
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Raffigurata nelle vecchie diecimila lire degli anni settanta e ottanta, la Chiesa del Gesù Nuovo in Piazza del Gesù ha una storia alquanto affascinante fatta di misteri e maledizioni per i vari proprietari che si sono avvicendati. In realtà si tratta di un antico palazzo edificato nel 1470 da Novello da San Lucano con l’ausilio dei “tagliapietra” napoletani su commissione di Roberto Sanseverino, primo principe di Salerno, da cui prende il nome. Una costruzione in stile rinascimentale con una caratteristica facciata a “bugnato a cristallo”.
Il palazzo Sanseverino è acquisito dalla Compagnia di Gesù in seguito all’espulsione da Napoli dei Sanseverino per ordine del Re Filippo II e i Gesuiti ristrutturano l’edificio sul finire del ‘500 dandogli l’aspetto attuale, conservando la facciata e creando all’interno la magnifica chiesa barocca che oggi è possibile ammirare. Circa due secoli dopo, Ferdinando di Borbone espelle i Gesuiti dal Regno di Napoli e consegna la chiesa ai frati Francescani, ma già nel 1821 la Compagni di Gesù rientra a Napoli e riprende possesso della chiesa.
Il mistero che avvolge l’edificio probabilmente è proprio in quel bugnato piramidale realizzato dai “tagliapietra” che sulla facciata incisero degli strani simboli, un misterioso alfabeto con ideogrammi che si ripetono secondo un ritmo particolare legato probabilmente a determinate pratiche esoteriche e conoscenze alchemiche il cui scopo non è chiaro neanche oggi. Forse per convogliare all’interno della costruzione le forze e le energie positive o negative provenienti dall’esterno, o viceversa. La forma piramidale non fu infatti realizzata per una mera questione estetica ma secondo riti egizi praticati anticamente nel ventre di Napoli.
I “Maestri pipernieri” facevano parte di una segreta e potente corporazione che tramandava agli apprendisti l’arte dei tagliatori di pietra campani nonché gli antichi segreti esoterici previo giuramento. Erano per questo capaci di caricare la pietra di energia positiva o negativa a seconda degli intendimenti, utilizzando simboli oscuri e graffiti sconosciuti.
Di fatto è possibile notare una notevole somiglianza dei segni sulle bugne del Gesù Nuovo con i simboli di quella che è detta tavola alchemica-astrologica.
I simboli furono commissionati dallo stesso Roberto Sanseverino per convogliare fuori le energie malefiche oppure fu proprio la corporazione dei “tagliapietra” ad operare una sorta di carica negativa sulla facciata del palazzo sotto la spinta dei nemici dei Sanseverino? E con le bugne piramidali all’esterno, le energie positive furono convogliate dentro o fuori la costruzione?
Va detto che gli studiosi dell’occulto hanno sempre messo in guardia sulla manipolazione dei simboli esoterici che, se invertiti, possono colpire l’operatore al posto della vittima; allo stesso Hitler fu vivamente consigliato di non rovesciare il simbolo positivo di vita della
svastica solare onde evitare la creazione di un simbolo negativo di morte. Sta di fatto che l’epoca nazista fu evidentemente carica di avvenimenti nefasti per l’intera umanità.
Il mistero del Gesù Nuovo resta fitto, scolpito sulla pietra e sulla storia antica della Napoli esoterica ricca di un fascino unico tutto da scoprire.

A distanza di qualche mese dalla pubblicazione dell’articolo il mistero trova una plausibile soluzione. Musica scolpita nella facciata?

https://angeloxg1.wordpress.com/2011/07/17/gesu_nuovo/