Cassa Armonica, pensilina accantonata senza sicurezza

Cassa Armonica, pensilina accantonata senza sicurezza

Sindaco, i monumenti non si toccano!

Quando denunciammo che la pensilina in vetro e ghisa della Cassa Armonica in villa comunale era stata smontata e che per la struttura non si era trattato di un restauro ma di una messa in sicurezza (costata più di 48.000 euro) i maggiori quotidiani cittadini pubblicarono la notizia. Nonostante ciò, nessuna delle istituzioni si precipitò a dare delle delucidazioni, come del resto non era stato comunicato che si sarebbe compiuta una simile operazione. Quando si interviene su un monumento bisognerebbe rendere note prima di operare le autorizzazioni, le finalità e le prospettive.
Anche sull’orologio storico EAV scomparso a Piazza VII Settembre, nonostante la denuncia e i ripetuti solleciti, nessuno aveva ritenuto di dover dare risposta. Dal 19 Dicembre, data della nostra prima richiesta, sono intercorsi quattro mesi senza ricevere alcun cenno sul “mistero” dell’orologio sparito nel nulla in occasione dei lavori per la realizzazione della Linea 1 Metropolitana.
Infastiditi dalla violenza sulla Cassa Armonica per il profondo amore che nutriamo per la nostra città e per i nostri monumenti, in mancanza di protocolli ufficiali attingemmo a fonti attendibili che ci comunicarono in via ufficiosa il trasferimento della struttura in un laboratorio in attesa di restauro. E pubblicammo l’indiscrezione che peraltro combaciava con la versione fornita della ditta Neri incaricata delle opere.
Oggi scopriamo che la pensilina è riposta in un cantiere all’aperto della Linea 6 nei pressi della Cassa Armonica, senza la necessaria sicurezza. Per laboratorio si intende un luogo chiuso dove si hanno a disposizione i mezzi e le strutture adatte agli interventi del caso; qui si tratta di cantiere.
Continuiamo ad avere piena fiducia/speranza nella giunta di De Magistris ma da qualche mese va detto che la democrazia partecipativa che ne era stata il cavallo di battaglia in campagna elettorale è evaporata. Le risposte non arrivano più e le proposte costruttive o le nostre denunce sembrano cadere nel vuoto come accadeva con le ultime disastrose amministrazioni. Già a Luglio scorso presentammo insieme a Eddy Napoli (ambasciatore della canzone napoletana nel mondo) proposte e progetti al Sindaco, incontrato a Palazzo San Giacomo, ma non avemmo purtroppo il piacere di ricevere cortese risposta.
Anche sulla vicenda della Cassa Armonica, da noi denunciata appena verificatasi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta ufficiale ma solo qualche delucidazione ufficiosa e poco precisa. Capiamo i mille impegni e le priorità di un Sindaco di una città come Napoli ma, a prescindere dal valore delle proposte e delle denunce, le risposte e il dialogo sono alla base di una proficua collaborazione con associazioni e movimenti di cittadinanza attiva, oltre che buona norma.
La vicenda della Cassa Armonica è preoccupante e non si può restare in “stand by”. I monumenti non si toccano!

Cassa (dis)armonica, la pensilina sarà rimontata

Cassa (dis)armonica, la pensilina sarà rimontata

corsa contro il tempo, approssimazione e danno d’immagine

Fonti attendibili informano che la rimozione della pensilina perimetrale in ghisa e vetro della Cassa Armonica in Villa Comunale sarebbe temporanea, e come presunto, effettuata per motivi di sicurezza e incolumità come dimostrano i numerosi tiranti sulla campata e la rete installatavi sotto. I tempi stretti non hanno consentito un reale restauro e così si sarebbe preferito sfigurare momentaneamente il monumento per utilizzarlo come podio durante le premiazioni delle World Series di America’s Cup. L’intera “corona” sarebbe dislocata in manutenzione e dovrebbe essere ripristinata dopo l’evento.
Corsa contro il tempo quindi, che non avrebbe consentito di dare decoro alla struttura ma solo di assicurare che durante l’utilizzo non accadano incidenti a persone e cose. Resta un altro problema, quello dell’immagine della città: premiare i velisti in un monumento degradato, arrugginito e ricoperto di scritte, è davvero un autogoal. Non sarebbe meglio rimediare con un podio convenzionale sul lungomare?

Cassa armonica amputata. Scempio!

Cassa armonica amputata. Scempio!

scomparsa la pensilina perimetrale

Che fine ha fatto la pensilina perimetrale in ghisa e vetro della Cassa Armonica in Villa Comunale? Terminata la ristrutturazione, smontato il cantiere della società di Reggio Emilia ingaggiata dal Comune per “restaurare” la struttura, ecco la spiacevole novità: la struttura liberty di Errico Alvino, che sarà utilizzata come podio per le premiazioni delle World Series dell’America’s Cup, ha perso i suoi connotati originali. In poche parole, ha perso buona parte della sua bellezza data dai vetri policromi, e così è decisamente meno bella, anzi anche un po’ bruttina. L’intera struttura è aggredita dalla ruggine. Che la pensilina perimetrale sia stata smontata per questo? La cosa griderebbe vendetta!!! Struttura da rimontare? Come e quando, se le impalcature sono state smontate? La cittadinanza, che scopre lo stravolgimento di un monumento traumaticamente e senza avviso, merita spiegazioni.

La Reggia di Carditello a “Che tempo che fa”

La Reggia di Carditello a “Che tempo che fa”

Ecco a cosa è servito lo sciopero della fame del sindaco di San Tammaro Emiddio Cimmino: summit in prefettura di Caserta col governatore Caldoro e col ministro Ornaghi, incontro di una delegazione pro-Carditello con Godart (Consigliere culturale della Presidenza della Repubblica), tg nazionali e stampa internazionale che cominciano a parlare dello scempio, e Fabio Fazio che, su chiaro suggerimento della presidente del FAI Ilaria Borletti Buitoni, ha mostrato all’Italia le condizioni della reggia borbonica a “Che tempo che fa”.

Plebiscito: rischieste al Comune di Napoli contro il degrado

Plebiscito: richieste al Comune contro il degrado

la I° Municipalità e V.A.N.T.O. per la tutela dello slargo reale

A seguito dell’incontro avuto con l’Assessore alle politiche sociali della Municipalità I Antonella Esposito tenutosi il 12 Marzo scorso circa le condizioni di degrado di Piazza del Plebiscito, ecco quanto formulato in richiesta al Comune di Napoli.
Nei prossimi giorni torneremo ad incontrare l’Assessore Esposito nell’ottica dell’organizzazione di un evento di sensibilizzazione al recupero monumentale e culturale da tenersi nella stessa piazza.

Rischio chiusura Villa Floridiana bene comune

Rischio chiusura Villa Floridiana bene comune

Comunicato Stampa

La Regione invita la Sovrintendenza al Polo Museale di Napoli a chiudere definitivamente la Villa Floridiana per mancanza di fondi per la manutenzione. La prospettiva è tragica e la città non può consentirsi quest’ulteriore sconfitta.
Come lo scorso anno, siamo pronti a radunarci insieme ad altri movimenti e associazioni all’ingresso di via Cimarosa per protestare fortemente e sin d’ora chiediamo al Sindaco De Magistris di non defilarsi e a interessarsi alla vicenda. Lo scorso Gennaio il Comune di Napoli ha promosso il Forum per i beni comuni. Ebbene, la “Floridiana” è un bene comune di tutta la città nonchè un frammento di storia di Napoli.

Angelo Forgione
Movimento V.A.N.T.O.
(Valorizzazione Autentica Napoletanità a Tutela dell’Orgoglio)

Il Governo si impegna per salvare Carditello

Il Governo si impegna per salvare Carditello

vertice in Prefettura e visita del ministro Ornaghi al sito

Angelo Forgione – Il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi si è recato ieri alla Real Tenuta di Carditello per verificare le condizioni del sito. “Faremo in modo che torni al suo antico splendore”, ha detto. Questo è l’impegno preso per recuperare la “delizia” borbonica dopo lo sciopero della fame messo in atto dal sindaco di San Tammaro Emiddio Cimmino. L’asta del 29 Marzo non è evitabile per ristrettezze di tempo, ma dopo quella data il Governo, la Regione e la Provincia si dovrebbero impegnare per restituire il monumento al patrimonio e alla collettività. Queste le intenzioni esternate dopo il vertice in Prefettura di Caserta, con la rassicurazione che, in caso di offerta in occasione della prossima asta, “lo Stato ha uno strumento di difesa efficace che è la prelazione, se si dovesse verificare eserciterà questo diritto”.
I fondi per acquistare il bene non ci sono ma il Governatore Caldoro confida in prossimi finanziamenti europei. Venaria Reale, è bene ricordarlo, fu recuperata proprio grazie allo sblocco di fondi nazionali ed europei. Nei prossimi giorni dovrebbe essere convocato un nuovo incontro per creare un tavolo con gli enti locali, coordinato dalla Prefettura, per pensare alle misure di salvaguardia per evitare ulteriori saccheggi e per pensare alla destinazione d’uso della tenuta una volta riacquisita. Lo stesso Caldoro si è detto pronto, insieme agli altri Enti locali, a mettere a punto un piano per la valorizzazione del sito, mentre il sindaco Cimmino si è mostrato felice per aver avviato la discussione sulla soluzione del problema Carditello che è finalmente una priorità dell’agenda politica regionale.

Il ministro a Carditello (Repubblica.it)

il vertice da campanianotizie.com

il sindaco Cimmino al microfono di interno18tv

La demolizione dell’ecomostro dell’Arenella

La demolizione dell’ecomostro dell’Arenella

Non sono bastati i tre giorni annunciati il 29 Febbraio scorso, ma va bene anche così. La fase definitiva di abbattimento dell’ecomostro dell’Arenella è iniziata stamane all’alba. Svincolo della tangenziale chiuso dalle 6:00 alle 10:00 per consentire la prima fase di demolizione (foto di Riccardo Siano).

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Reggia di Carditello: spiragli di luce

Reggia di Carditello: spiragli di luce

La protesta del sindaco Emiddio Cimmino ha smosso le acque. Il Ministro Ornaghi l’ha chiamato personalmente, comunicandogli la convocazione per Martedì 20 Marzo in Prefettura per un summit con il governatore Caldoro, il presidente della Provincia di Caserta Zinzi e il Prefetto Pagano. All’ordine del giorno, le questioni relative al futuro del sito reale.
Nubi squarciate e spiraglio di luce, ma la guardia è e deve restare alta. C’è in ballo il recupero e la salvezza di un bene monumentale e culturale di tutto il Sud.