Addio a Guido Palliggiano

Addio a Guido Palliggiano

Lutto nel mondo dello spettacolo. Si è spento il nostro amico Guido Palliggiano, stroncato in pochi mesi da un male incurabile.
Napoli perde un grande Napoletano, uno che aveva dentro la Napoletanità con la N maiuscola.

Abbiamo lottato insieme per il riscatto del popolo Napoletano e per il recupero della nostra identità. Apprezzatissimo difensore dell’autentica Napoletanità per un anno intero a “Notte Azzurra” su Canale 9/Radio Marte, da dove traspariva tutto il suo orgoglio.

Condividevo i suoi moniti agli attori comici Napoletani che dai grandi palcoscenici nazionali oggi fanno ridere cavalcando l’indisciplina dei Napoletani.

Ci hai insegnato tanto, “compatriota” Guido. Non ti dimenticherò, non ti dimenticheremo!
Le più sentite condoglianze alla moglie Sandra, a Davide e alla figlia Diana.

Mi piace ricordarlo con questo video che ci unisce, insieme a Carlo Alvino e Eddy Napoli con i quali porterò l’ultimo saluto domani alle 10.30, alla Chiesa Nostra Signora del Sacro Cuore in via Simone Martini a Napoli.

(minuto 8:13: il suo “richiamo” ai comici Napoletani!)

Ciao Guido!

Angelo Forgione ospite ad “A.C.A.N. con gli Azzurri”

Angelo Forgione ospite ad “A.C.A.N. con gli Azzurri”.
(Napoletanità e Orgoglio)

Angelo Forgione dispensa un po’ di orgoglio duosiciliano alla trasmissione dell’Associazione Club Azzurri del Napoli su Lunaset il 12 Ottobre 2010, alla vigilia del derby delle Due Sicilie Napoli vs Catania, spiegando la sua filosofia e la sua idea di Napoletanità e dibatte col parterre sul futuro del campionato 2010-11 del Napoli.

IL PARLAMENTO DELLE DUE SICILIE A “PRESA DIRETTA” (RaiTre)

IL PARLAMENTO DELLE DUE SICILIE A “PRESA DIRETTA” (RaiTre)

Le ragioni anti-risorgimentali dei Meridionalisti espresse dai vertici del “Parlamento delle Due Sicilie” a “PresaDiretta” su RaiTre del 10 Ottobre 2010



La discussione durò più di un’ora ma per ovvie ragioni non sono state inserite tutte le dichiarazioni, tra le quali le più pacate del sottoscritto e di Gennaro De Crescenzo. Alla RAI “servivano” dei meridionali incazzati.

Faccio notare un particolare significativo:

2:36 indico all’ex iena Alessandro Sortino, che chiedeva dove fosse il Piemonte nella tabella, il dato della Sardegna.

Purtroppo la telecamera non mostra l’espressione allibita quando ha visto che il Regno sabaudo disponeva di 27 milioni contro i 443,2 di quello Borbonico.

Sotto il doppiaggio si sente “Si sono presi i soldi…” ma è stato tagliato “e sono scappati col bottino. Secondo te perchè si fanno le guerre?”.

A quel punto Alessandro Sortino ha capito il Risorgimento!

Il CIPE dimentica la questione meridionale

Il CIPE dimentica la questione meridionale

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di Angelo Forgione

Dopo la questione dei Fondi F.A.S. indirizzati al nord del paese, ancora una volta il Governo dimostra disinteresse per il Mezzogiorno e mette in atto delle misure di sviluppo che non contemplano il Mezzogiorno. Lo scorso 22 Luglio si è riunito il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, più comunemente noto come C.I.P.E., che ha deliberato l’erogazione di ben 2,1 miliardi di euro per un elenco di nuove opere infrastrutturali di esclusivo interesse del centro-nord, fatta eccezione per lo schema di convenzione da porre a base di gara relativa all’autostrada Ragusa–Catania.
In programma la tratta T3 San Giovanni–Colosseo della Linea C della Metropolitana di Roma, il raccordo autostradale Campogalliano–Sassuolo e il progetto definitivo del 1° lotto funzionale “San Gerolamo–Tronco Bergamo”.

Restano dunque al palo i fondi per le infrastrutture del Mezzogiorno di rilevanza nazionale come ad esempio il completamento della Salerno-Reggio Calabria con gli svincoli di Eboli, Sala Consilina Sud e Padula-Buonabitacolo. Lo denunciano molti esponenti della sinistra, parlamentari e senatori a seguito la riunione del Cipe, il cui esisto è verificabile online all’indirizzo www.cipecomitato.it.

Identica denuncia arriva dal Parlamento delle Due Sicilie, l’organo civico-culturale nato lo scorso  Gennaio per sollecitare e stimolare il dibattito sui temi troppo spesso dimenticati della questione meridionale. Sul sito www.parlamentoduesicilie.org si legge: “Continua, evidentemente, una politica nazionale che dimentica in maniera sistematica il Sud come se la questione meridionale fosse stata già risolta. E, intanto, Matera continua a non avere una stazione ferroviaria…”

“Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud”: un dossier contro l’ISTAT

“Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud”:  un dossier contro l’ISTAT

Dopo la pubblicazione degli ultimi dati dell’ISTAT relativi al costo della vita in Italia e dopo la diffusione della notizia secondo la quale Napoli (con molte altre città del Sud) sarebbe la città “meno cara d’Italia”, il “Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud” ha inviato all’ISTAT la richiesta di modificare il suo “nuovo paniere dei prodotti 2010”.

In un apposito dossier inviato all’ISTAT, il “Parlamento”, suggerisce, pertanto:

a) l’eliminazione di prodotti poco significativi del reale costo della vita quali “puzzle e giochi da tavolo” o “bevande analcoliche al bar”, “badanti” e   “smartphone”, anche in considerazione della reale percentuale di persone che a Napoli o nel Sud sono in grado di acquistare e utilizzare certi tipi di prodotti;

b) l’integrazione del suddetto paniere con prodotti e servizi quali le assicurazioni di auto e moto, la tassa relativa allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le imposte addizionali sulla benzina (di gran lunga le più care d’Italia e d’Europa) o il costo di servizi e interessi bancari (con l’assenza ormai consolidata di banche locali).

In un momento politico particolarmente complesso e delicato, con una crisi economica in cui Napoli e il Sud pagano (in termini di occupazione e di difficoltà quotidiane) conseguenze gravi e drammatiche, con questioni aperte da un secolo e mezzo e tutt’altro che risolte, con scelte economiche e politiche sempre meno legate agli interessi delle popolazioni meridionali, oggetto continuo di attacchi molto vicini a posizioni razzistiche, le notizie diffuse in queste ore potrebbero favorire ulteriori scelte a danno delle stesse popolazioni sia in termini politici che economici (dai federalismi fiscali alle antiche minacce di “gabbie salariali”).