Vigilia di Napoli-Torino a ‘San Paolo Show’

“San Paolo Show” ha anticipato l’arrivo della Befana ed il ritorno del campionato di serie A. La calza di Tv Luna ha, infatti, regalato un’interessante puntata di “San Paolo Show”, in onda in diretta dalle ore 21 sul canale 14 del digitale terrestre. Padroni di casa sono stati la splendida Paola Mercurio ed il noto conduttore Gigio Rosa, che cura anche la direzione artistica del programma prodotto dal gruppo televisivo Lunaset.
Attorno alla sfida contro il Torino ed alle ultimissime di mercato si è sviluppato il dibattito nel salotto tv, che ha ospitato l’allenatore di calcio, Paolo Specchia; lo scrittore Angelo Forgione; il procuratore Enrico Fedele ed il giornalista di Radio Marte e Mediaset Premium, Gianluca Gifuni, nonché i blogger Anna Ciccarelli e Peppe D. Rufy.
“Gennaio è un mese pericolosissimo perché si torna a giocare dopo la sosta – ha spiegato Paolo Specchia -. Nelle cinque partite di questo mese il Napoli dovrà ottenere il massimo. C’è poi l’incognita del mercato perché le scelte della società potrebbero rivelarsi determinanti per il prosieguo del cammino degli azzurri.
Ginaluca Gifuni non si fida del Torino “che ha subito tre gol nelle ultime cinque partite ed è una squadra molto solida. Sarri non teme il Toro ma la sosta, che è diventata un incubo per l’allenatore azzurro. Per arginare i rischi, Sarri ha, infatti, anticipato di tre giorni il ritorno della squadra e, contrariamente alle abitudini, ha ordinato il ritiro a Castelvolturno prima della gara contro i granata”.
“Sono curioso di valutare come Sarri abbia inciso sulla psicologia dei calciatori – ha sottolineato Angelo Forgione -. L’allenatore vuole che la squadra resti sempre sul pezzo senza staccare mai la spina. Contro il Torino vedremo se il Napoli sarà in grado di ripartire con la stessa intensità e la stesso gioco spettacolare, che abbiamo ammirato prima della sosta”.
Sulle scelte di Sarri ha espresso i propri dubbi Enrico Fedele. “Perché serve il ritiro alla vigilia della partita contro il Torino? Non avrei cambiato le abitudini del passato. Dopo la sosta, i sudamericani hanno sempre avuto problemi. Non si deve temere il Torino, che fa giocare gli avversari e concede ampi spazi. Se il Napoli è in discrete condizioni, non avrà perciò difficoltà a vincere la partita”.

Nel video, una sintesi del dibattito.

Cannavaro, Grava, Pisacane… “noi siamo Napoletani”

e Gigi Vitale pone interrogativi ai tifosi ternani su twitter

Lo scorso Novembre, Totò Di Natale si era platealmente scontrato coi suoi tifosi durante la partita Udinese-Catania reclamando maggior rispetto, anche se poi fu costretto a ricomporre la situazione. Ora è il turno dell’ex calciatore del Napoli, lo stabiese Luigi Vitale, che con un “tweet” si chiede come mai i tifosi della Ternana cantano “noi non siamo napoletani” (tecnicamente non razzista) quando in squadra militano sei calciatori napoletani, compreso quel Fabio Pisacane esempio di lealtà sportiva di cui andiamo fieri noi e la stessa Ternana Calcio. A proposito, Gianello ha avvicinato o no Cannavaro e Grava che lo hanno denunciato per falsa deposizione? La sentenza dice di si, e le sentenze vanno rispettate. E allora Cannavaro e Grava si uniscono a Fabio Pisacane in quella schiera di calciatori napoletani incorruttibili perché non corrotti da tesserati di provenienza settentrionale. I cori da stadio lasciano il tempo che trovano, ma i fatti del calcio dimostrano che non essere napoletani non è che sia proprio un vanto.

Pagano solo il Napoli e i suoi calciatori. Gianello di fatto la passa liscia.

Angelo Forgione – Sentenza di primo grado della Commissione Disciplinare: Il Napoli sanzionato con 2 punti di penalizzazione e 70mila euro di ammenda. Cannavaro e Grava squalificati per 6 mesi. E il vero colpevole, quel Matteo Gianello che aveva tentato la combine, la passa di fatto liscia. Perché i tre anni e tre mesi inflittigli sono sostanzialmente inutili per un giocatore a fine carriera già ai tempi di Napoli. Pagano quindi solo la SSC Napoli e i suoi calciatori e non il colpevole di tutto che si è contraddetto più volte in un processo dal quale è stato peraltro estromesso Fabio Quagliarella, anch’egli prima avvicinato per la combine affinché desistesse dal suo intento di raggiungere il premio concordato con la società in base ai goal segnati in stagione e poi no, secondo le diverse versioni dell’imputato.
È ora necessario che il Napoli non si pianga addosso e tragga invece “vantaggio” dalla vicenda, ripartendo di slancio e con rabbia in campionato contro le avversità. I successivi gradi di giudizio dovrebbero mitigare le pene ma resta comunque la questione morale di un’ingiustizia e di un danno economico e sportivo fatti, a prescindere dal doveroso rispetto delle sentenze e dei regolamenti sulla responsabilità oggettiva che, ora più che mai, è necessario rivedere. E, consentitelo, se pure i difensori azzurri siano stati effettivamente sollecitati dal portiere, resterebbe la tentata corruzione di un calciatore veronese ignorato da un napoletano e un casertano ai quali vanno, a parziale ed effimera consolazione, la solidarietà e il ringraziamento per aver preservato una certa onorabilità.

«Napoli fuori, era l’unico modo per stare in Europa»

«Napoli fuori, era l’unico modo per stare in Europa»

il leghista Buonanno infila un’altra “perla”

Il cattivo gusto dei leghisti non ha confini. In aula alla Camera dei Deputati Gianluca Buonanno ha sputato veleno su Napoli strumentalizzando l’eliminazione della sua squadra di calcio dalla Champions League in occasione della discussione del decreto rifiuti.
«Allora, capisco che oggi i napoletani siano tristi perché ieri sono usciti dalla Champions league  ha detto Buonanno – e quindi sono anche un po’ più arrabbiati per quanto riguarda il tema della raccolta dei rifiuti visto che non hanno più modo di divertirsi dato che non sono capaci di stare in Europa neanche nel calcio. Era l’unico modo che avevavano per stare in Europa, ora neanche quello…».
Chi è il parlamentare Gianluca Buonanno? Colui che, di nonno pugliese,  porta il “Grana Padano” come prova inconfutabile d’esistenza della Padania indipendenteBuonanno è sicuramente attento ai “veri” problemi del paese e convinto assertore della superiorità virile dei settentrionali rispetto ai meridionali: «l’uomo che risiede al nord è più concreto, ama meno le chiacchiere e girare attorno alle cose. Insomma, va prima al sodo, per questo seduce di più. Noi del nord ce l’abbiamo più duro, come dice da sempre Bossi», disse alla trasmissione radiofonica di Klaus Davi. Forse è per ottenere il risultato che ha concesso nel 2003 uno sconto del 50% sul prezzo del Viagra ai cittadini di Varallo e gratuito ai prostatici ancora vogliosi.
Su Buonanno, che è juventino e l’Europa quest’anno l’ha vista solo alla tv, se ne potrebbero dire tantissime, continuando con le sagome di vigili cartonati per le strade, ma meglio fermarsi ai complimenti per essere meritevolmente tra i più presenti in aula: solo l’1,80% di tasso di assenza. Peccato però che nella classifica degli indici di produttività parlamentare è solo 483mo su 630 deputati. Va da sé che lui al parlamento ci vada eccome, ma a sprecare fiato. E si vede.

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videoclip: TRIBUTO A GIANLUCA GRAVA

videoclip: TRIBUTO A GIANLUCA GRAVA

Solo in casi “significativi” dedico un mio lavoro sulla tematica calcio ad un singolo giocatore, ma Gianluca Grava lo merita davvero perchè atleta corretto, amato dai Napoletani per il suo porsi mai sopra le righe, sempre nell’ombra fuori dal campo ma sotto i riflettori nel rettangolo di gioco.
Un calciatore sbocciato in tarda età, quando tutti lo davano per finito, chiamato ora all’ultima sfida della sua carriera.
Grava è, nello sport, l’esempio di uomo di sacrificio del Sud: la dimostrazione che col lavoro e la buona condotta è facile guadagnarsi la stima del prossimo.

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