Natale, ritorno a Sud

Angelo Forgione Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Cagliari… tutte le città e i paesi del Sud in questi giorni hanno qualcosa in più. E poco c’entrano gli addobbi delle strade, le fiere e gli eventi. C’è qualcosa di molto più umano e caldo sottotraccia: le persone.
Le feste di Natale sono occasione per il rientro a casa. Per il Sud-Italia più che al Centro-Nord, dove pure c’è spostamento senza ripopolamento. Solo negli ultimi quindici anni sono emigrati oltre due milioni di meridionali, di cui cinquecentomila giovani tra i 15 e i 34 anni (trentamila laureati). Le frontiere della speranza sono, nell’ordine, la Lombardia e l’Emilia-Romagna, mentre campani e sardi scelgono il Lazio; e poi la Germania, la Svizzera e la Gran Bretagna. Si tratta di un vero e proprio svuotamento silenzioso delle città del Sud, che si ripopolano parzialmente a Natale. Una marea di persone che vivono altrove per lavoro e studio rientra per riabbracciare parenti e amici e per trascorrere con loro le festività. Si tratta in buona parte di chi riapre la scatola dei ricordi per gustare i sapori locali, per rivedere strade, paesaggi e panorami persi, per riconciliarsi con il luogo di origine, privato di opportunità, dal quale non ci si sarebbe mai voluti staccare.
È il ritorno alle origini a dare quel qualcosa in più al Natale dei meridionali. Mi sfuggiva negli anni della mia immaturità. Sfugge ancora a troppi quel che comporta per le comunità il sistematico e drammatico sradicamento.

“Il piccolo Sansereno”. La Napoli esoterica e capitale in 3D sulla RAI

sanserenoÈ una città di grande tradizione esoterica e nel suo ventre c’è un triangolo di misteriose energie i cui angoli sono rappresentati dal centro geometrico della basilica di San Domenico, dal baricentro del cortile di palazzo di Sangro e dal basamento della statua in piazzetta Nilo. Per riappassionare tutti a questo straordinario luogo e agli altri in cui Napoli e la Campania si fanno leggenda arriva su Rai Due Il Piccolo Sansereno e il Mistero dell’Uovo di Virgilio, il primo cartone animato in 3D ispirato, ambientato e creato interamente a Napoli che porta sullo schermo un personaggio immaginario di Nicola Barile nato pochi anni fa per il mercato editoriale. È Edoardo Maria Gastone di Vivara, XV principe di “Sansereno”, un vivace ragazzino che vive in un palazzo principesco – ispirato al Palazzo dello Spagnolo nel rione Sanità – nel centro antico di Napoli, a piazza San Domenico Maggiore, poco distante dalla magnifica cappella del vero Principe di Sansevero, che è suo padre.
Il piccolo respira la cultura di Napoli capitale nell’epoca dell’illuminismo borbonico del 1700 in cui l’Europa guarda alla città meta di artisti, letterati, scienziati e alchimisti. Una città in cui il vero Principe di Sansevero si impone come geniale figura di spicco tra alchimia e leggenda, miti e diavolerie, esoterismo e scienza. Edo è il protagonista di un’avventura tutta napoletana, alla scoperta di luoghi affascinanti, tra automi e cripte segrete, fantasmi e leggende, per recuperare l’Uovo di Virgilio sottratto dal Castel dell’Ovo. Il pestifero ragazzino è il capo della Banda dei Leoni di San Domenico, composta da bambini sia nobili che popolani. Venuto a conoscenza del grave pericolo che incombe sulla città, grazie alla sirenetta Partenope che gli appare in sogno, il principino si trova ad affrontare insieme ai suoi compagni la più grande delle avventure: Il Mistero Dell’Uovo Di Virgilio. Riuscirà la sua combriccola a restituirlo alla sirena Partenope e a salvare Napoli?
Il progetto è coprodotto dalla società napoletana Tilapia, da Mad Entertainment e da Rai Fiction, realizzato col sostegno della Regione Campania, e ha una durata di 25′. I personaggi sono stati anche riprodotti in terracotta dai fratelli Scuotto “la Scarabattola”, tra i più rinomati esperti e innovatori dell’arte presepiale.
Si consiglia di farlo vedere ai bambini, e non solo. Ai misteri di Napoli e la sua grande Storia di Napoli ci si appassiona anche così.

«Napoli fuori, era l’unico modo per stare in Europa»

«Napoli fuori, era l’unico modo per stare in Europa»

il leghista Buonanno infila un’altra “perla”

Il cattivo gusto dei leghisti non ha confini. In aula alla Camera dei Deputati Gianluca Buonanno ha sputato veleno su Napoli strumentalizzando l’eliminazione della sua squadra di calcio dalla Champions League in occasione della discussione del decreto rifiuti.
«Allora, capisco che oggi i napoletani siano tristi perché ieri sono usciti dalla Champions league  ha detto Buonanno – e quindi sono anche un po’ più arrabbiati per quanto riguarda il tema della raccolta dei rifiuti visto che non hanno più modo di divertirsi dato che non sono capaci di stare in Europa neanche nel calcio. Era l’unico modo che avevavano per stare in Europa, ora neanche quello…».
Chi è il parlamentare Gianluca Buonanno? Colui che, di nonno pugliese,  porta il “Grana Padano” come prova inconfutabile d’esistenza della Padania indipendenteBuonanno è sicuramente attento ai “veri” problemi del paese e convinto assertore della superiorità virile dei settentrionali rispetto ai meridionali: «l’uomo che risiede al nord è più concreto, ama meno le chiacchiere e girare attorno alle cose. Insomma, va prima al sodo, per questo seduce di più. Noi del nord ce l’abbiamo più duro, come dice da sempre Bossi», disse alla trasmissione radiofonica di Klaus Davi. Forse è per ottenere il risultato che ha concesso nel 2003 uno sconto del 50% sul prezzo del Viagra ai cittadini di Varallo e gratuito ai prostatici ancora vogliosi.
Su Buonanno, che è juventino e l’Europa quest’anno l’ha vista solo alla tv, se ne potrebbero dire tantissime, continuando con le sagome di vigili cartonati per le strade, ma meglio fermarsi ai complimenti per essere meritevolmente tra i più presenti in aula: solo l’1,80% di tasso di assenza. Peccato però che nella classifica degli indici di produttività parlamentare è solo 483mo su 630 deputati. Va da sé che lui al parlamento ci vada eccome, ma a sprecare fiato. E si vede.

per proteste al Presidente della Camera, clicca qui

Impazza il video di VANTO che inchioda Telepadania

Impazza il video di VANTO che inchioda Telepadania

Anche repubblica.it e ilmattino.it adottano la nostra risposta in salsa napoletana.

La lezione di Telepadania a De Magistris: con due grossi errori.
La lezione sulla raccolta differenziata della tv della Lega Nord ai napoletani e al sindaco De Magistris (ribattezzato “Giggino”) è meglio non metterla in pratica: perché la conduttrice mette la carta insieme all’alluminio, e poi perché mette il cartone della pizza (“che a voi napoletani piace tanto”, ironizzavano in studio) nel contenitore della carta. Ma il Consorzio Nazionale Imballaggi-Conai è chiaro: “Sappi che la carta sporca (di cibo come i cartoni della pizza, di terra, di sostanze velenose come solventi o vernici), i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno nel contenitore della carta; e che il loro conferimento peggiora la qualita’ della raccolta differenziata di carta e cartone” .

il “cartoon” della vera storia

il “cartoon” della vera storia
in 2 minuti, come andarono davvero le cose nel 1861

Un simpatico cartone animato di Davide Ippolito e Claudio Boschi che spiega in soli due minuti gli scempi compiuti dai Savoia per unire l’Italia, anzi allargare il Piemonte. I veri volti di Giuseppe Garibaldi, Nino Bixio, Camillo Benso di Cavour e Vittorio Emanuele II che defraudarono il sud Italia con brigantaggio ed eccidi riducendo il glorioso regno delle due sicilie in quello che oggi è il sud e costringendo i meridionali ad emigrare.