
Angelo Forgione – Pensate cosa significhi la scoperta della penicillina e dell’antibiosi per l’umanità, e come fosse facile rischiare la vita per il graffio di un gatto fino a solo ottant’anni fa. Scoperta, di fatto, compiuta a Napoli da Vincenzo Tiberio decenni prima del premio Nobel Alexander Fleming, che sapeva del suo predecessore. Una storia che merita giustizia e riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale.
L’ho raccontata ad AdnKronos, insieme al nipote del vero scopritore delle proprietà antibatteriche delle muffe, con tanto di riconoscimento del presidente dell’Istituto Superiore di Santità.
Aspettando che le istituzioni italiane si attivino per dare il giusto risalto a un ricercatore molisano che a Napoli ha posto le basi per la guarigione dell’umanità da semplici infezioni.
E si continua a far luce sulla storia oltre la mistificazione e la banalizzazione.
Proprio mentre sta per avviarsi la nuova avventura del Napoli, ho pensato di chiudere il ramo dedicato agli azzurri di questa intensa stagione di orgogliosa produzione multimediale pro-Napoli con un meritatissimo e richiestissimo tributo al protagonista del campionato che ha portato la banda Mazzarri in Champions League.