Angelo Forgione – Centinaia di persone hanno affollato la Real Tenuta di Carditello per l’incontro di festeggiamento dell’acquisto del monumento da parte della Sga, che poi la girerà al MiBAC.
Il ministro Bray si è recato prima presso l’azienda agricola di Tommaso Cestrone, a pochi metri dal sito monumentale, per abbracciare la vedova e i figli. Poi è entrato nei recinti di Carditello e ha annunciato che sarà costituita una fondazione di gestione con gli enti locali e i ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura e saranno messi presto a disposizione tre milioni di euro per un primissimo restauro. Carditello sarà luogo di bellezza, sarà museo e sarà anche azienda agricola ed osservatorio per la biodiversità, luogo di conservazione di una memoria che tutti devono conoscere.
Alessandro Manna, a nome del forum di tutte le associazioni di Agenda 21, ha ringraziato il ministro Bray, che, travolto e visibilmente impressionato da tanto calore e amore per il territorio, ha ringraziato Tommaso e tutti quelli che si sono battutti per sensibilizzare su un problema che l’Italia non conosceva, lanciando un messaggio di affetto a tutta la Campania: «Il mio sogno è che la vostra terra, la Campania, dia un segnale a tutto il Paese, nonostante la camorra. Tutti insieme dobbiamo dimostrare che vogliamo bene a Carditello, alla Reggia di Caserta, a Pompei. Qui possono venire tantissimi turisti ed è questa la ricchezza del futuro. Così i nostri figli potranno ritrovare le opportunità di lavoro che non ci sono. Insieme ce la possiamo fare».
Carditello è una bella sfida, per la Campania e per l’Italia intera. Dovrà diventerare un simbolo, restituendolo al circuito delle regge borboniche e degli altri siti del Casertano, per poi farne patrimonio dell’Umanità per tutto ciò che significa. Ieri, la Real Tenuta era assolata e bellissima. L’anima non sono riusciti a portargliela via.
nel reportage di Livio TV di F. Spinelli un ricordo finale di Tommaso Cestrone
tratto da Voce per tutti

Angelo Forgione – È stato bollato come il “Re lazzarone” perché non gli piaceva studiare e preferiva cacciare e fare l’amore. Però in città creò il primo museo d’Europa, togliendo la proprietà privata delle collezioni di famiglia (reperti vesuviani e collezione farnesiana) per renderle pubbliche e donarle alla città. E fuori città sfruttò la forza motrice generata dell’Acquedotto Carolino per far fiorire tante iniziative imprenditoriali in tutta l’area casertana, trasformando persino le tenute di caccia di San Leucio e Carditello in luoghi produttivi, regalandoci le sete e la mozzarella di bufala.

Le sensazioni erano positive e prima che Tommaso morisse tutti noi che seguiamo questa vicenda sapevamo che quella parola data era concreta (

“Un’ulteriore insanabile ferita inferta alla città di Napoli, alla sua immagine e alla sua cultura, che colpisce a morte una delle sue straordinarie eccellenze”. Lo scrive il gup Egle Pilla nelle motivazioni della sentenza con cui il 15 marzo scorso ha condannato 6 persone, tra cui l’ex direttore della biblioteca, Marino Massimo De Caro, a 7 anni di reclusione per il saccheggio della storica biblioteca dei Girolamini, dalla quale tra il 2011 e il 2012 sono stati trafugati migliaia di volumi, da Sud a Nord, creando un danno da oltre 20 milioni di euro. Centinaia di volumi preziosi depredati senza alcun rispetto della cultura e della storia.
Angelo Forgione per napoli.com – Recuperati alcuni dei libri antichi sottratti alla biblioteca dei Girolamini. Diversi i blitz dei Carabinieri, a Firenze, Roma, Milano, Torino e altre città del Nord, che hanno consentito il recupero di decine di volumi e incunaboli antichi della collezione della Biblioteca del ministero dell’Agricoltura, dove aveva lavorato Marino Massimo De Caro, segretario del gruppo del Buongoverno al Senato presieduto dal berlusconiano Marcello Dell’Utri, prima di essere nominato direttore della storica biblioteca napoletana con il nullaosta dell’ex ministro veneto Giancarlo Galan. De Caro è attualmente in carcere dove sta scontando sette anni di reclusione per il reato commesso.
denunciò la sparizione dei libri da uno dei templi della grande cultura napoletana e italiana. Si attendono ulteriori sviluppi sulla posizione del senatore Dell’Utri, noto bibliofilo, che, secondo gli inquirenti, avrebbe ricevuto de De Caro alcuni preziosissimi volumi sottratti ed è per questo indagato dalla Procura con l’accusa di concorso in peculato. Il noto politico disse di averli ricevuti in dono, senza conoscerne la provenienza, restituendone due.
Angelo Forgione
Angelo Forgione – La manifestazione-serrata contro le ZTL è sfociata in scontri anche violenti sotto Palazzo San Giacomo. La condanna è totale e senza alcuna attenuante per l’evidente strumentalizzazione da parte di una frangia di parassiti sociali che dal traffico veicolare nel centro traggono evidenti vantaggi economici. Napoli deve avere il diritto di poter protestare con trasparenza, ed è questo l’aspetto veramente triste della vicenda.
La quarta edizione del Vittorio Veneto Film Festival, kermesse del cinema per ragazzi in programma dal 17 al 20 Aprile prossimi, sarà dedicata a Massimo Troisi. «L’omaggio a uno dei nostri più grandi attori – spiega il direttore Elisa Marchesini – è quello di far conoscere alle nuove generazioni la figura di un artista completo, capace di portare il cinema italiano a livelli mondiali. A sessant’anni dalla nascita, un festival come il nostro, che si rivolge ai giovani, non poteva esimersi da omaggiare un artista che ha saputo spaziare dalla recitazione alla regia, passando per la sceneggiatura».