Meno omicidi, più rapine e una conferma: Napoli non è il far-west d’Italia

Angelo Forgione Franco Di Mare, conduttore di Uno Mattina (Rai Uno), da napoletano equilibrato, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa commentando gli interessanti dati forniti dalla ricerca del sociologo aretino Marzio Bargagli, che da anni smanetta tra le statistiche Sdi/Ssd sui reati e sulla sicurezza, e che ci racconta come si è evoluta la malavita in Italia negli ultimi trent’anni. E, indirettamente, ci dimostra che l’immagine di Napoli paga sempre un prezzo troppo alto rispetto alle reali dimensioni del problema sicurezza, se rapportate alle altre città medie e grandi della Penisola.
Ma cosa dicono i dati analizzati da Bargagli? Innanzitutto che è stato battuto nell’ultimo anno un nuovo record positivo: quello del più basso numero di omicidi nella storia unitaria. Nel 2014 sono stati 468, nel 1991 erano 1.916. A Sud il crollo del tasso di omicidi è stato più massiccio che a Nord. La flessione maggiore è a Genova (16% annuo), che oggi è la più sicura fra le grandi città, seguita da Catania (14% all’anno) e Napoli (5%). Calano i furti d’auto ma aumentano i borseggi, con una crescita media annua del 4,1% a Milano, del 13,2% a Torino, del 19% a Bologna (capitale della specifica tipologia di furto), del 20% a Firenze, addirittura del 31,5% a Roma, mentre a Napoli l’incremento medio è stato solo del 2,9%. Aumentano anche i furti negli appartamenti, con Bologna che ha avuto un incremento straordinario del 24,4% medio annuo, seguita da Milano e Catania, con il 20%. Napoli è la città che ha visto il minor aumento (3,2% annuo). Torino è oggi la città con il tasso più alto di furti in appartamento, seguita immediatamente da Milano e Firenze. Quella più sicura è proprio Napoli, con un tasso 6,7 volte più basso del capoluogo piemontese. E aumentano anche le rapine, con diversi distinguo tipologici e in modo disomogeneo tra Nord e Sud. Mentre nel Settentrione il tasso di rapine è aumentato, nel Meridione è diminuito. Torino segna un incremento medio annuo del 4,5%, Roma del 4,8%, Firenze del 6,4%, Milano del 6,9%, Bologna addirittura del 7%. Anche in questo caso Genova fa eccezione, con un aumento annuo dell’1%. E mentre, negli anni della crisi, nelle città centro-settentrionali il numero delle rapine cresceva, a Napoli diminuiva. Dal 2009 al 2014 il capoluogo partenopeo ha avuto una diminuzione media annua del 5%, avvicinata sensibilmente da Milano e Torino.
Statistiche che non contemplano gli indici di suicidi e di vittime stradali, che hanno una diversa valutazione nella percezione della sicurezza, ma che invece sono incidenti e vedono Napoli tra le città meno colpite in assoluto.

immagine: L’Ottimista di Marco Adinolfi

Made in Naples a ‘Studio Mattina’ (Canale 9)

madeinnaples_mercurioClaudia Mercurio e Salvatore Turco ospitano Angelo Forgione a ‘Studio Mattina’, in onda sull’emittente napoletana Canale 9, per parlare del libro Made in Naples.

Tratto dalla trasmissione del 16 marzo ’15.

Massimo Bray e l’intelligenza dei Borbone di Napoli

Angelo Forgione – È stato bollato come il “Re lazzarone” perché non gli piaceva studiare e preferiva cacciare e fare l’amore. Però in città creò il primo museo d’Europa, togliendo la proprietà privata delle collezioni di famiglia (reperti vesuviani e collezione farnesiana) per renderle pubbliche e donarle alla città. E fuori città sfruttò la forza motrice generata dell’Acquedotto Carolino per far fiorire tante iniziative imprenditoriali in tutta l’area casertana, trasformando persino le tenute di caccia di San Leucio e Carditello in luoghi produttivi, regalandoci le sete e la mozzarella di bufala.
Il ministro Bray ha studiato bene la figura di Ferdinando IV, che, ben consigliato da Maria Carolina, fece anche molto altro, e non solo bella vita. E ha studiato tutta la dinastia dei Borbone di Napoli, riconoscendone la “intelligenza”. E si è affezionato alle dimore borboniche, dicendolo a più riprese nei programmi nazionali.
Altro che retrogradi, Signori! Piano piano, il quadro si fa più nitido.

Passo indietro del Gambero Rosso: «scusate l’incompetenza»

a “Uno Mattina”, eloquente rettifica verbale di un curatore della guida

Angelo Forgione – E ora scopriamo che la scrittura del “software” che fa girare la Guida Ristoranti 2013 del Gambero Rosso è incompleta e i programmatori stanno lavorando ad un “aggiornamento” per renderlo corretto. La metafora informatica calza a pennello per descrivere un “errore di sistema” che danneggia l’immagine della pizza napoletana (ma non il gusto). Giancarlo Perrotta, uno dei due curatori di origini napoletane della guida, intervenuto a “Uno Mattina”, si è sostanzialmente scusato e ha chiesto pazienza per l’errore.
«Non c’è dubbio che la migliore pizza sia a Napoli – ha detto Perrotta. Noi sulle pizzerie, lo riconosciamo, non siamo ancora così esperti come lo siamo sui ristoranti e le trattorie. La nostra guida recensisce 2015 esercizi, di questi solo 26 sono pizzerie e abbiamo iniziato solo quest’anno. Quindi chiediamo un pochettino di tempo perché vogliamo essere presenti sulla città di Napoli… i napoletani si ribellano giustamente».
Perrotta, come il gambero, fa un passo indietro e ammette di aver valutato senza sufficiente competenza e senza aver ben sondato la piazza napoletana. E questo la dice lunga su una valutazione effettuata sulla base di “diversi criteri” che non hanno troppo a che fare con la qualità e la meritocrazia. L’esperto gastronomo chiude la sua pubblica ammenda allargando le braccia in segno di resa ad una reazione napoletana evidentemente non preventivata. Una leggerezza, perchè la tradizione plurisecolare e la storia non si aggiornano ma si tramandano. Di fronte a lui la piemontese Elisa Isoardi che, da par suo, “scherza” con il napoletano Franco Di Mare.

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Marco Magnifico (FAI): «Napoli città più bella del mondo»

Magnifico (FAI): «Napoli città più bella del mondo»

24 e 25 Marzo giornate del FAI di Primavera

Il milanese Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo del FAI (Fondo Ambiente Italiano) grande sponsor di Napoli in occasione della presentazione delle giornate FAI di Primavera a “Uno Mattina”: «Napoli è la città più bella del mondo… è la vita tutt’intorno». Ecco la cultura che entra nella pura essenza della città meraviglia in cui la storia e la bellezza paesaggistica si fondono come in pochi altri luoghi. Magnifico Marco!
Il 24 e 25 Marzo, tra i siti inaccesibili visitabili in tutta Italia, anche il teatro romano Neapolis dell’Anticaglia, un tesoro nascosto tra i tantissimi del centro storico UNESCO più vasto d’Europa.

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Su Radio Marte la brutta battuta di Elisa Isoardi

Su Radio Marte la brutta battuta di Elisa Isoardi

contattato in diretta Franco Di Mare

Angelo Forgione – Elisa Isoardi, puntata 2. Dopo la denuncia della battuta innocente, ma pericolosa sotto il profilo mediatico, fatta a “Unomattina” dello scorso 30 Dicembre, sono personalmente intervenuto a “la Radiazza” di Gianni Simioli su Radio Marte (intervento non registrato) il 5 Gennaio, spiegando il perchè, pur non dovendosi accanire con la bella presentatrice, va comunque denunciato l’atteggiamento leggero con cui una battuta che può essere accettata in privato non può e non deve essere assolutamente fatta in diretta su un’emittente nazionale ammiraglia, chiudendo il mio intervento con le parole di Eduardo con cui si introduce il contributo audiovisivo.
Gianni Simioli, in compagnia dell’astrologo Riccardo Sorrentino, ha contattato Franco Di Mare che non era al corrente della protesta ma, pur stupendosene, ne ha capito subito i connotati quando il presentatore gli ha riferito che il pubblico della trasmissione è “meridionalista convinto”. A quel punto una risata di comprensione seguita da un «lo so (…) mi rendo conto che si tocca un nervo scoperto».
Di Mare ha spiegato che la battuta nasce nell’ambiente familiare della Isoardi che sarebbe fidanzata con un campano, sottolineando ancora di più l’inconsistenza di stereotipi che spesso nascono da uno stato di cose precostituito che a sua volta genera pregiudizio diffuso con lo sdoganamento mediatico come nella fattispecie.
«Tocchiamo nervi scoperti ed Elisa non ha capito che non era il momento per scherzare – ha detto il giornalista napoletano – ma la si perdona». Come dire che la Isoardi, che non ha ancora compreso che una buona parte dei meridionali si stanno svegliando e non dicono più «è cosa ‘e niente», certe battute le faccia a telecamere spente se proprio non riesce a trattenersele.
Attendiamo puntata 3 con la Isoardi in persona, ma anche no. Basta che abbia capito il piccolo-grande errore.

il luogo comune di Elisa Isoardi sui napoletani

il luogo comune di Elisa Isoardi sui napoletani

e un professionale Franco Di Mare incassa

Venerdì 30 Dicembre, va in onda la trasmissione “Unomattina” condotta dagli affiatati Franco Di Mare e Elisa Isoardi. Nel corso della puntata viene affrontato il tema della tracciabilità delle banconote in chiave di contrasto all’evasione fiscale. Il conduttore napoletano, da buon giornalista, fa un esempio per sviscerare la questione in modo da sgombrare il campo da possibili espedienti e truffe per aggirare le nuove leggi e la presentatrice cuneese non riesce proprio a trattenere un’associazione di idee che produce un luogo comune zeppo della più negativa accezione piemontese-sabauda del termine “napoletano”. Di Mare mette zelo e orgoglio nel tono della risposta che è poi una domanda di chirimenti, ma li nasconde professionalmente dietro un ghigno di circostanza ed esperienza. La Isoardi scade in un sorriso poco sensato, ma magari a telecamere spente…
Piccolo episodio, uno scherzo tra amici, ma pur sempre pericolosissimo perchè sdogana ancora una volta un messaggio denigratorio, seppur ironico, su una rete ammiraglia nazionale. Il “piccolo” problema è tutto qui.
Brava e bella Elisa, ma usa anche la testa nella vita.

per messaggi alla redazione: tg1.unomattina@rai.it