Ancelotti e la forza delle idee

Angelo Forgione – Io proprio non capisco che senso ha rimpiangere ancora il sarrismo nel Napoli di oggi. In troppi ancora non si sono affrancati dal dolcissimo ricordo della somma estetica e dei 91 punti. È come aver iniziato una nuova storia d’amore e pensare continuamente all’ex, che poi ci ha lasciato dopo una lunga pausa di riflessione.
Se l’intenzione era quella di allungare il filone, meglio ingaggiare Giampaolo, che è discepolo del “comandante” e non è Ancelotti, il quale ha la sua precisa idea di calcio e il suo nobile pedigree, e ce la sta mettendo tutta per far funzionare le cose alla sua maniera. L’intenzione, ovviamente, era ben altra!
Insigne al centro(destra) era una bestemmia per Sarri, che di Lorenzo apprezzava le assistenze ma non troppo la scarsa percentuale realizzativa. Hamsik in regia davanti la difesa, neutralizzandone gli inserimenti per sguinzagliare Zielinski sulla trequarti, era altra bestemmia. Roba impensabile per il credo passato, come pure il cambio di modulo in corsa e le rotazioni della rosa. E poi le aperture lunghe e, soprattutto, le verticalizzazioni da applicare al fraseggio. Una vera rivoluzione in atto. Meno spettacolo in cambio di più soluzioni, perché se una partita non la riesci a sbloccare in un modo – cosa avvenuta in passato – puoi provare a riuscirvi in un altro. E infatti il gol alla Fiorentina, prezioso e benefico, è venuto dall’unica verticalizzazione concessa dai viola, sull’asse di tre uomini nei panni mai vestiti dagli stessi con Sarri: Hamsik regista, Milik rifinitore e Insigne terminale offensivo. Tutto in verticale… quando si dice “la forza delle idee”.
È un altro Napoli, pur non abiurando il vecchio schema, che da dogma è diventato opzione, e i suoi assimilati movimenti. Il gioco continua a non rinunciare al controllo della palla e al recupero alto del possesso. Q
uel che invece la squadra di Ancelotti sta abiurando sono la rigidità e l’integralismo, imparando a fare cose diverse, a diversificare uomini, ruoli e disposizioni. È una fase di trasformazione profonda, lunga, ma in fieri. Le prime due partite sono state vinte sfruttando con intelligenza gli automatismi lubrificati nei tre anni del tiki-taka sarrista, in attesa di iniziare ad applicare le introduzioni, costasse anche qualche passo falso.
Sui cancelli di Castelvolturno è scritto il più classico dei “work in progress”, e in queste situazioni il risultato in termini di classifica non è per niente garantito, anzi. Eppure i 9 punti su 12, pur con un calendario ostico al via e mentre le dirette concorrenti non decollano, fanno pensare che la strada è quella giusta, e prima sarà sradicato da questo Napoli l’idea dell’antico amore e meglio sarà per tutti. State certi che i calciatori azzurri l’hanno già fatto, e da tempo. Loro sono i primi a voler dimostrare di poter fare ottime cose anche con un altro allenatore e un altro metodo. Chi vivrà vedrà.

“DECIBEL AZZURRI”, il nuovo videoclip

“DECIBEL AZZURRI”
il videoclip che catapulta nel “San Paolo” virtuale

3 minuti intensi di stadio virtuale: i suoni, le bandiere, le sciarpe, i cori, le esultanze, il canto di Napoli. L’esperienza del catino di Fuorigrotta con pochi paragoni da rivivere velocemente in maniera multimediale. I decibel del popolo azzurro ai picchi più alti sulla scia dello speaker Daniele “Decibel” Bellini.

La bandiera delle Due Sicilie al “San Paolo” a Radio Incontro Roma

La bandiera delle Due Sicilie allo stadio “San Paolo”
Angelo Forgione a Radio Incontro Roma

Dopo l’esibizione delle bandiere del Sud allo stadio “San Paolo” durante Napoli-Catania del 20 Febbraio 2011, a “Napoli nel Cuore” su Radio Incontro Roma, Angelo Forgione spiega la manifestazione per sensibilizzare alla conoscenza della verità storica sul Risorgimento da sempre nascosta dalla retorica unitaria, riproposta con maggior vigore dalle celebrazioni del 150° anniversario dell’unità d’Italia che coinvolgono anche importanti palcoscenici nazionali e artisti di rilievo abili e “arruolabili” con la loro maestria per diffondere falsità storiche.

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Tu sì “NA” cosa grande

TU SI’ “NA” COSA GRANDE / Napoli-Palermo 1-0

Da buon “cantore” delle gesta del Napoli, non potevo non dedicare un piccolo “componimento” all’esplosione del San Paolo giunta al culmine del derby delle Due Sicilie contro il Palermo.

Il cronometro di Mazzarri colpisce ancora. Napoli infinito che all’ultimo assalto innesca con Maggio il boato del San Paolo nel derby delle Due Sicilie contro il Palermo. E tutto trema.

Angelo Forgione

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