Palazzo Reale, la Soprintendenza nella bufera

Palazzo Reale, la Soprintendenza nella bufera

in arrivo altri 15 milioni oltre i 20 già pronti, via le auto dai cortili

Angelo Forgione – Le immagini di SkyTg24 girate da Paolo Chiariello all’interno di Palazzo Reale hanno fatto esplodere finalmente un caso che è noto da anni a chi ama i monumenti e la storia di Napoli. La Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici è finita sul banco degli imputati, giustamente, perchè ha sede proprio nel palazzo e ha sotto gli occhi ogni giorno, da sempre, le condizioni della struttura. Una Soprintendenza che lamenta (giustamente) la mancanza di soldi per la manutenzione ordinaria salvo però veder sprecare quei pochi resi disponibili della Regione con mostre che offendono l’identità storica di Napoli e dello stesso Palazzo come quella sulla regina Margherita dello scorso anno, con allestimenti invadenti, grandi schermi e oggetti piemontesi che impedivano la visione dei capolavori pittorici e degli stessi appartamenti reali.
Una Soprintendenza che ha consentito che si pregiudicasse la vista prospettica del palazzo dall’interno dei giardini con un’opera moderna per nulla attinente al luogo; Una Soprintendenza che non da alcuna spiegazione sullo scempio metallico montato sul solaio della Galleria Umberto. Una Soprintendenza che non si preoccupa di far installare una spiegazione scritta che illustri ai curiosi chi raffigurino i monumenti equestri (imbrattati) del Canova al Plebiscito. Una Soprintendenza che da anni, se fornisce risposte, lo fa dimostrando di essere fuori dalla realtà.
Consoliamoci tutti perchè ai 18 milioni stanziati dal Cipe lo scorso 23 Marzo per il Palazzo Reale e ai 2,5 dal Ministero della scorsa estate se ne dovrebbero aggiungere altri 15 per la facciata e i tetti che la Direzione Regionale dei Beni Culturali e la Regione stanno discutendo proprio oggi a Roma. Più di 35 milioni in tutto disponibili praticamente subito, per un intervento massiccio e epocale visto che è dal G7 del 1994 che il Palazzo non gode di interventi significativi di restauro. Dopo bisognerà pensare alla manutenzione ordinaria che da 18 anni è assente.

Campania da vendere? Costa troppo e non conviene

Campania da vendere? Costa troppo e non conviene

Klaus Davi insegue le idiozie di Borghezio e Radio Marte lo bacchetta

L’onnipresenza dei leghisti in tv, in radio e sui giornali nonché il “supporto” dei media troppo costante e accondiscendente è ormai stato ben denunciato e reso evidente. Tutto funzionale all’obiettivo di distrarre l’opinione pubblica dai reali problemi del paese e dalle ruberie della Lega stessa. L’ultima boutade (per chi l’ascolta, non per chi l’ha detta) è concertata dalla coppia Mario Borghezio – Klaus Davi, quest’ultimo a porgere l’assist per il leghista che vorrebbe vendere la Campania e la Sicilia, ma guarda caso non la Calabria, a qualche oligarca straniero. È accaduto a “KlausCondicio“, il salotto virtuale su Youtube di Klaus Davi e basta ascoltare l’introduzione dell’intervista per capire che il giornalista ha fornito un’imbeccata studiata a tavolino: «secondo alcuni l’unico modo possibile per combattere la mafia è vendere la Sicilia ad un oligarca russo, lei cosa ne pensa?». Dei fantomatici “alcuni” non c’è traccia e la fonte non è reperibile.
A “La Radiazza” su Radio Marte il tema è stato affrontato scherzosamente, ma non troppo, con Gianni Simioli che, supportato da Francesco Borrelli, ha contattato proprio Klaus Davi per esprimergli il disappunto per tanta complicità e disponibilità a dar voce a chi per missione infanga Napoli e l’intero Sud. A chiudere la trasmissione, Angelo Forgione che ha condensato il valore della Campania facendone una sarcastica stima relativa.

Simone Schettino: «è massacro mediatico da fermare»

Simone Schettino: «è massacro mediatico da fermare»

a “La Radiazza” l’artista chiarisce la “lettera del Vesuvio”

Ecco un sunto de “La Radiazza” di Gianni Simioli co-condotta eccezionalmente da Simone Schettino durante la quale l’artista stabiese ha fatto maggiore chiarezza sui presupposti da cui nasce la sua lettera a Tosel interpretata metaforicamente dal Vesuvio. Un’occasione per sgombrare il campo da equivoci e per parlare a più ampio raggio della situazione politico-sociale in Italia, uscendo dalla riduttiva campana calcistica, proprio mentre il fondatore del partito secessionista italiano è uscito di scena nel peggiore dei modi. Un interessante disamina alla quale ha dato un contributo anche Angelo Forgione puntando il dito sui napoletani chiamati a difendere senza difendere.

Privacy dei calciatori, Gianni Simioli ascolta i tifosi

Angelo Forgione e l’assalto ai calciatori del Napoli

su Radio Marte, l’insofferenza degli azzurri all’amore smisurato

L’eco delle parole di Lavezzi, Cavani e Gargano in cerca di pace durante lo shopping e le impossibili passeggiate napoletane non poteva non arrivare alla radio ufficiale del Calcio Napoli e, a “La Radiazza”, Gianni Simioli ha raccolto con ironia la “campagna” di V.A.N.T.O., ascoltando Angelo Forgione per poi svelare un personalissimo “scoop”.

“Abbandona il calciatore in strada”

Il mistero Fabrizia Argentieri su Radio Marte

Il mistero Fabrizia Argentieri su Radio Marte

“La Radiazza” riparte simpaticamente in contropiede. È goal?

“Fabrizio Dell’Orefice, sei tu?”. “Si sono io, chi è?”. “Radio Marte, da Napoli”. “Guardi, non posso parlare ora”. “Dica la verità, è lei Fabrizia Argentieri? Ha avuto un momento di bisessualità? Non c’è nulla di male”. “No, guardi, non sono io”. “Ci sentiamo dopo per fare due chiacchiere?”. “No, non voglio parlare con nessuno…”.
Questa il simpatico botta e risposta tra Gianni Simioli e Fabrizio Dell’Orefice, giornalista de “Il Tempo”, durante la “Radiazza” in onda su “Radio Marte” dove, insieme ad Angelo Forgione, si è cercato con ironia di svelare l’identità di Fabrizia Argentieri, la firmataria dell’articolo su Napoli-Chelsea che tanti risentimenti ha generato.
Un dubbio nato dalle dichiarazioni del giornalista alla trasmissione “Radio Goal” su Radio Kiss Kiss in difesa della fantomatica collega (che l’Ordine dei Giornalisti ci comunica non risultare iscritta all’albo). Che ha preso corpo con l’atteggiamento di Dell’Orefice nei confronti di Simioli il quale ha negato di essere la Argentieri facendo perdere le sue tracce… come un fantasma. E ci risiamo.

Carnevale… e la maschera di Pulcinella scomparsa

Carnevale… e la maschera di Pulcinella scomparsa

intervento su Radio Marte del 21 Febbraio

Pulcinella emblema del folklore. Ma la maschera napoletana è qualcosa in più: è l’incarnazione dell’anima eternamente duale della città e della sua cultura popolare, la figura di tramite tra uomo e donna, tristezza e allegria, stupidità e furbizia.

Qualità vità, anche per ItaliaOggi Napoli dietro

Qualità vità, anche per ItaliaOggi Napoli sul fondo

ma allora ci spieghino perchè non siamo depressi

Angelo Forgione – E così, dopo “Il Sole 24 Ore” che ci aveva relegato al posto 105 su centodieci province italiane per qualità della vita, “ItaliaOggi” ci spinge ancora più giù, al penultimo posto, almeno a leggere il tredicesimo rapporto realizzato in collaborazione con l’università “La Sapienza”. 
Sprofonda con essa tutta l’Italia meridionale: nella zona d’ombra delle città con qualità della vita scarsa o insufficiente ci sono tutte le 36 province del Mezzogiorno. Insomma, Meridione inferno si direbbe.
Sulla questione mi ero già espresso alla pubblicazione della classifica de “Il Sole” e ci ritorno oggi, anche in virtù dell’opinione offerta a “La Radiazza” di Gianni Simioli su Radio Marte. Quando mi convinceranno che i suicidi al Sud e soprattutto a Napoli sono così rari perchè ai meridionali piace soffrire allora capirò tante cose che non mi spiego. Ma fino ad allora continuerò a dire “ma facìteme ‘o piacere”.
Certo, io vivo male perchè pago la più alta tassa sui rifiuti d’Italia senza avere un servizio efficiente, perchè pago salata una tangenziale urbana come non accade da nessuna parte d’Italia, perchè sono vessato da sperequazioni assicurative e tasse di possesso esorbitanti, da affitti impraticabili, e perchè se perdo il mio posto di lavoro (ammesso che lo abbia), è più facile che vinca il Superenalotto piuttosto che ne trovi un altro. Vivo male perchè la mia terra è contaminata e inquinata dai rifiuti tossici illegalmente sotterrativi, e perchè le strade e i monumenti sono sporcati da chi non alcuna sensibilità per il bello… e potrei continuare a lungo. Ma ritengo che la qualità della vita non possa essere ridotta a un dato esatto, scientifico, benchè sia io un amante delle statistiche e le utilizzi per essere convincente.
Qualche mese fa ho personalmente contribuito a redigere la voce “Napoli” su Wikipedia (lo faccio spesso quando posseggo dati d’archivio e statistiche che mi rendono inoppugnabile) inserendo la sottosezione “Fattori positivi” nella sezione “Qualità della vita” riferendomi tra le altre cose proprio al basso tasso di suicidi della nostra città.
Ci sono parametri che non possono essere immessi in un computer come ad esempio la storia di una città, la bontà del cibo, la specificità dei luoghi. Di problemi a Napoli ne abbiamo, non viviamo bene, ma abbiamo degli anticorpi che altri non hanno. Riconosciamo le nostre difficoltà e le combattiamo, sappiamo trovare le nostre valvole di sfgogo. Questo è il motivo per il quale non soffriamo di depressione quando invece dovremmo patirla più degli altri. E se il popolo napoletano ancora non si è ribellato ad un determinato stato di cose è forse proprio perchè il pallone non riesce mai a scoppiare.

Brehme scippato a Milano, “Libero” indizia Napoli

Brehme scippato a Milano, “Libero” indizia Napoli
su Radio Marte, Simioli-Forgione con l’autore dell’articolo

Angelo Forgione – In concomitanza con la partita Napoli-Bayern Monaco, l’ex calciatore tedesco dell’Inter Andreas Brehme è stato scippato del suo orologio a Milano da due giovani in scooter mentre si trovava a bordo della sua autovettura in Corso Venezia. Gli scippatori hanno urtato lo specchietto in modo da piegarlo e appena Brehme si è sporto dal finestrino per rimetterlo in posizione, gli hanno strappato dal polso l’orologio, un Rolex del valore di ventimila euro.

Il giornalista di “Libero” Salvatore Garzillo, Napoletano, ha scritto un articolo in cui si legge quanto segue:
“Chissà per quale squadra tifano gli scippatori che martedì pomeriggio hanno sottratto l’orologio ad Andreas Brehme, storico terzino dell’Inter e campione del mondo con la nazionale tedesca. Considerando la tecnica usata, la solita dello specchietto, è probabile che tenessero per il Napoli visto che è ormai dimostrato che le “migliori” batterie di scippatori arrivano dal capoluogo campano. E chissà se hanno riconosciuto l’ex calciatore, vincitore dello scudetto 1989 con la maglia nerazzurra e autore del rigore decisivo che consentì alla Germania di battere l’Argentina di Maradona e alzare la Coppa di Italia ’90 al cielo. Fosse così, il furto potrebbe quasi sembrare un risarcimento in anticipo per la sfida di Champions di martedì sera, Napoli-Bayern, finita con un pareggio”.

Ne sono seguite forti polemiche che hanno coinvolto l’autore del pezzo, raggiunto telefonicamente dalla trasmissione radiofonica “La Radiazza” di Gianni Simioli su Radio Marte mentre rientrava in treno a Milano dalla sua Napoli, per una discussione a tre (Garzillo, Simioli e il sottoscritto) incentrato sull’opportunità da parte di un Napoletano di indicare nei suoi concittadini dei colpevoli senza alcuna certezza ma sulla base di statistiche.