Lutto per l’amico Raffaele Auriemma
Si è spenta la madre dell’amico Raffaele Auriemma a cui porgo le più sincere e sentite condoglianze, estese ai suoi cari, anche a nome di tutto il Movimento V.A.N.T.O.
Raffaele, ti siamo vicini.
Angelo Forgione
Rifiuti e crollo dei monumenti stanno decretando la fine di Napoli, a due mesi dall’ultimatum dell’Unesco che, in assenza di un piano di gestione del centro storico, potrebbe cancellare la città dalla lista dei siti patrimonio dell’umanità.
Roberto Saviano è stato l’indiscusso protagonista del programma RAI “Vieni via con me” dal quale a diffuso messaggi alla nazione su un’Italia sbagliata, nata male e cresciuta peggio. Un’unità mai reale perchè realizzata con presupposti e metodi sbagliati che hanno previsto la sottomissione del meridione e la cancellazione della potenza economica e culturale di quella che era l’unica vera Capitale non solo d’Italia ma, insieme a Parigi e Londra, anche d’Europa.
Nei suoi monologhi, Saviano ha espresso cose esplicite ed altre da interpretare tra le righe. Nel nuovo videoclip della serie “Ammazziamo Pulcinella”, è decodificato per intero il suo messaggio filo-meridionalista rivolto da una parte all’Italia intera che spesso spara a zero su Napoli e il sud, e dall’altra agli stessi Napoletani ormai assuefatti, devitalizzati e privati della propria identità.
Vittorio Emanuele II a Piazza Bovio per una nuova Teano.
Il Parlamento delle Due Sicilie chiede chiarezza al Sindaco Iervolino e propone il trasferimento della statua a Torino!
Questo è forse l’ultimo regalo* che sta facendo la Iervolino alla nostra città.
Questa notte è successo qualcosa a Napoli: l’ineffabile sindaca ha fatto traslocare la statua di Vittorio Emanuele II, che è già un’offesa alla memoria dei tanti “napolitani” trucidati durante il Risorgimento, a Piazza Bovio, facendo così incontrare idealmente Vittorio Emanuele II con Garibaldi la cui statua è frontalmente all’altro capo del corso.
Una nuova Teano, una nuova simbolica invasione piemontese del sud, un’esaltazione degli eccidi nel Sud si sta compiendo nel centro di Napoli. Senza contare che a Teano non ci fu affatto un incontro cordiale ma un “licenziamento” a tutti gli effetti di Garibaldi da parte del re piemontese che raccoglieva così tutto il lavoro sporco fatto al sud del generale dittatore delle Due Sicilie.
I membri del Parlamento delle Due Sicilie (tra cui rappresentanti del movimento Neoborbonico e del Movimento V.A.N.T.O.) hanno aperto una pubblica sottoscrizione per trasferire la statua di Vittorio Emanuele II di Savoia a Torino. Altresì hanno invitato il sindaco Iervolino a fare chiarezza sui costi di queste complesse operazioni, sugli eventuali progetti legati alle celebrazioni sui 150 anni dell’unità d’Italia e sugli ipotetici cambiamenti di nomi di strade e piazze sui quali sarebbe opportuno informare la cittadinanza.
Si è richiesto di trasferire la statua del primo re d’Italia nell’ex capitale sabauda con una scelta coerente alla luce di una nuova storiografia sempre più documentata e diffusa che sta rivelando tutte le conseguenze dell’unificazione realizzata con modalità che hanno comportato solo danni al Sud: la fine di una Napoli capitale per sei secoli e dei primati culturali ed economici, il massacro di circa un milione di vittime tra i nostri conterranei, le emigrazioni bibliche e la questione meridionale prima sconosciuta e tuttora drammatica ed attuale, i saccheggi delle nostre banche, una crisi progressiva e inarrestabile nella totale incapacità delle nostre classi dirigenti.
E intanto non esistono strade, neanche piccole, intitolate ai grandi protagonisti della nostra trimillenaria storia (dai greci ai Borbone).
In questo senso le celebrazioni dell’unificazione italiana possono essere un’occasione importante per analizzare e studiare la nostra storia senza sperperare denaro pubbblico, senza mistificazioni e senza una retorica che in un secolo e mezzo ha dimostrato tutta la sua inutilità.
La Iervolino avrebbe fatto meglio in questi anni ad occuparsi di questioni ben più gravi ed urgenti per una città come Napoli, sempre meno rappresentata e sempre meno difesa e a tutti i livelli. Avrebbe fatto meglio ad occuparsi di iniziative più serie e concrete anche dal punto di vista culturale; il Museo Civico Filangieri è chiuso da anni, quello di San Martino sempre privo di fondi. Avrebbe fatto meglio a provvedere alla redazione del “Piano di Gestione” che se l’Unesco non avrà entro Febbraio cancellerà Napoli dalla lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Avrebbe fatto meglio a far partire una seria raccolta differenziata.
Ufficio Stampa Movimento Neoborbonico:
347.84.92.762 – 339.443.68.90
* forse il penultimo regalo, se l’Unesco dovesse depennare Napoli dalla lista dei patrimoni a Febbraio.
Beppe Grillo, l’invasione piemontese e i video di V.A.N.T.O.
Dal suo blog, BEPPE GRILLO parla il 9 Dicembre di invasione piemontese al sud, di falsi padri della patria e pubblica buona parte dei video di V.A.N.T.O. sull’argomento, sul Parlamento delle Due Sicilie e sugli amici del Movimento Neoborbonico.
Stati Uniti d’Italia
“E’ necessario rivedere il nostro passato e dimenticare il “glorioso” Risorgimento per rimanere insieme in una federazione di Stati, simili a quelli pre unitari, ognuno con la sua Storia e la sua autonomia”.
(articolo intero sul blog di Grillo)
Il Sole 24 Ore, come ogni anno, ha pubblicato le statistiche del 2010 sulla qualità della vita in Italia secondo le quali Napoli è inchiodata all’ultimissimo posto, chiaramente penalizzata dalla situazione igienica che ha peggiorato la già poco felice posizione degli scorsi anni.
Ho sempre avuto un mio personale pensiero su questo cimento della testata che tiene in considerazione dati reali ma ne tralascia molti altri non riducibili a freddi numeri. È verissimo, a Napoli si vive male per moltissimi aspetti, ma per altri si vive bene, decisamente meglio che altrove. E sono questi ultimi aspetti non quantizzabili dietro una statistica a rendere il Napoletano che emigra il più nostalgico dei nostalgici. E a rendere chi come me, che ho scelto di restare, comunque felice e orgoglioso… nonostante l’immondizia che pure addolora, nonostante l’Unesco che minaccia di depennarci dalla lista dei siti patrimoni dell’umanità, cosa che angoscia fin troppo, e nonostante la malavita che condiziona ogni nostro intento.
Per fortuna, in mio soccorso è arrivato lo scrittore Erri De Luca, napoletano come me, ma emigrato. E con le sue parole ha espresso esattamente il mio pensiero.
L’idea di essere il solo a pensarla così mi rendeva “muto”, ma ora so che siamo in due e quindi “parlo” tramite il pensiero di De Luca. E magari poi saremo in tre, quattro, cinque…
Io ho deciso di restare, perchè sono fiero della mia storia, del mio sangue, e di ciò che Napoli ha dato al mondo contribuendo alla fondazione della cultura Europea in ogni campo. E perchè so che Napoli è una donna stuprata da una storia minore.
Ho deciso di restare, ma non con le mani in mano.
Una falsa classifica
di Erri De Luca
Il Sole 24 ore pubblica una statistica sulla qualità della vita secondo la quale Napoli è all’ultimo posto. Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco. Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un “Ma faciteme ‘o piacere”.
Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare.
Le dichiarazioni del Presidente della Steaua Bucarest Becali (“se fossi un tifoso della Steaua non andrei a Napoli. Gli italiani hanno tanto odio verso i rumeni e potranno esserci sangue e scontri”) e del calciatore Gardoş (a Napoli non sono ospitali e spero che i nostri tifosi non ci seguano in questa trasferta per la loro sicurezza”) non sono altro che un vergognoso attacco verbale che nasconde la volontà di innervosire il Napoli in campo e provocare i Napoletani fuori.Da buon “cantore” delle gesta del Napoli, non potevo non dedicare un piccolo “componimento” all’esplosione del San Paolo giunta al culmine del derby delle Due Sicilie contro il Palermo.
Il cronometro di Mazzarri colpisce ancora. Napoli infinito che all’ultimo assalto innesca con Maggio il boato del San Paolo nel derby delle Due Sicilie contro il Palermo. E tutto trema.
Angelo Forgione
ECCO PERCHÈ I NOSTRI MONUMENTI CADONO A PEZZI
A metà Ottobre V.A.N.T.O. denuncia il danneggiamento della statua di Alfonso d’Aragona sulla facciata di Palazzo Reale.
Dopo un mese e mezzo di chissà quali giri del carteggio, la Soprintendenza regionale indica al Ministro Bondi che la segnalazione di V.A.N.T.O. è relativa al Palazzo Reale di Napoli e non alla Reggia di Caserta!
Congratulazioni Sig. Ministro Bondi e Ministero tutto.
L’appartenenza agli emblemi e alla nomenclatura della nostra storia
La “Real delle Sicilie” è il primo team iscritto al campionato regionale di Calcio a 7 che scenderà in campo con il logo di V.A.N.T.O.
La “fusione” storico-calcistica portata avanti dal movimento sta trasferendo ai giovani di Napoli l’appartenenza agli emblemi e alla nomenclatura della nostra storia, ed è un gran risultato sotto il profilo di un riscatto futuro auspicato.
Un plauso a Stefano Conte, responsabile area marketing “FCS Project”, per la bella iniziativa spontanea e priva di lucro.
La “Real delle Sicilie” parteciperà ai campionati del circuito FCS. Quest’anno si prepara ad affrontare la VI Edizione FCS LEAGUE SOCCER che è il campionato regionale di Calcio a 7 ACSI (Associazione centri sportivi italiani) che si disputa nell’impianto sportivo FCS STADIUM a Pomigliano d’Arco (Na).
Il campionato, che prenderà il via il 20 Dicembre, si avvarrà del patrocinio della REGIONE CAMPANIA e di numerosi partner commerciali, tra cui la GIVOVA, che ne è fornitore Ufficiale dell’abbigliamento tecnico.
www.facebook.com/group.php?gid=106290760402
www.facebook.com/pages/FCS-LEAGUE-SOCCER/338247049283
www.facebook.com/group.php?gid=149880605025608
COMUNICATO STAMPA
IL “NUOVO MEDIOEVO” DI NAPOLI, piove sull’arte sacra mentre l’Unesco…
Il Movimento V.A.N.T.O. esprime il più totale sdegno per le condizioni dell’intero patrimonio monumentale di una città senza una guida, motivo per cui, crisi rifiuti e tagli del governo alla cultura a parte, l’unica vera risorsa della città, ovvero il turismo, è defunta. I pacchetti turistici natalizi non si piazzano e quelli già venduti sono in disdetta.
C’è ora da trattenere il fiato per le decisioni dell’Unesco di Febbraio visto che del “Piano di Gestione” non c’è al momento alcuna traccia, e nessuna risposta o rassicurazione convincente è mai arrivata dal Comune di Napoli dopo la nostra protesta all’ingresso di Palazzo San Giacomo del 24 Settembre scorso, ovvero due mesi or sono.
Napoli e provincia sono in ginocchio e non è esagerato ormai parlare di “nuovo medioevo” per la maniera con la quale si sta distruggendo una città che solo 150 anni fa era la capitale culturale del continente.
Fra tre mesi l’UNESCO potrebbe cancellare Napoli dalla World Heritage List dei siti patrimoni dell’umanità. In questo scenario, i monumenti di Napoli sono sempre più nel degrado perchè senza tutela.
Un nuovo allarme riguarda la splendida chiesa di San Giovanni a Carbonara, una delle più belle, antiche e ricche di storia della città, che ha evidenziato in questi giorni di incessanti piogge delle problematiche piuttosto serie e preoccupanti. La chiesa è soggetta ad infiltrazioni d’acqua in vari punti che mettono a repentaglio le decine d’opere d’arte presenti.
Lo segnalazione arriva dal giornalista Alvaro Mirabelli della rivista Chiaiamagazine, supportato dal Comitato Civico di Portosalvo e dal Movimento V.A.N.T.O.
Un po’ dappertutto sono evidenti delle ampie macchie di umidità e rivoli d’acqua. Grosso rischio lo corre “la Crocifissione”, preziosa opera del maestro del cinquecento Giorgio Vasari, allievo di Michelangelo, accanto alla quale scorre pericolosamente acqua. Infiltrazioni anche dal soffitto dell’altare della purificazione ma basta approssimarsi alla “Cappella Caracciolo del Sole” per notare che manca da ben tre anni una lastra di vetro dai finestron. Da li penetra nella struttura non solo acqua ma anche umidità e vento che minacciano gli affreschi di Perinetto da Benevento e Leonardo da Besozzo.
Ecco le tristi testimonianze fotografiche.